Bettiol sfida i giganti: sabato la corsa olimpica su strada, Van der Poel in cima al pronostico con i belgi e Pedersen

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Bettiol sfida i giganti: sabato la corsa olimpica su strada, Van der Poel in cima al pronostico con i belgi e Pedersen

A meno di 24 ore dal confronto lungo i 273 km di Parigi, con lo strappo di Mont-Martre che potrebbe risultare decisivo, l'Italia si affida al fiorentino per cercare una medaglia difficilissima. Dopo il Mondiale, MVDP vuole anche l'oro olimpico ma la coppia Evenepoel-Van Aert fa paura. E occhio ai tanti outsider in una corsa particolare.

E' tempo di vigilia della gara più attesa, la prova su strada maschile dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Sabato mattina, con start previsto alle ore 11.00 (la conclusione poco dopo le 17.30), saranno 273 i km da affrontare per un percorso non troppo duro, è vero, ma tutt'altro che banale dai tanti strappi presenti negli oltre 200 km in linea, prima del circuitone finale (tre tornate) che proporrà in particolare l'erta di Mont-Martre, quasi 1000 mt attorno al 7% e in pavé. Si scollinerà a 9 km dall'arrivo e sembra il trampolino di lancio ideale, in stile Paterberg al Giro delle Fiandre, per l'esplosività di un corridore come Mathieu Van der Poel, considerato da quasi tutti il primo favorito.

Il problema per l'asso olandese, in una gara molto particolare con poche decine di corridori competitivi viste le limitazioni imposte dal CIO (solo le nazioni top hanno 4 elementi al via, l'Italia ad esempio 3), sarà fare sì che si arrivi tutti assieme nei giri conclusivi per poter fare la sua selezione.

Sarà il Belgio di Remco Evenepoel, che invece potrebbe fare saltare il banco con un attacco a lunga gittata, ma anche di Van Aert, Stuyven e Benoot, la squadra-faro assieme probabilmente alla Danimarca di capitan Mads Pedersen, recuperato dopo la caduta al Tour e con elementi di qualità come Bjerg e Skjelmose a supportarlo.

Biniam Girmay correrà da solo, ma può stupire come Narvaez, a rappresentare l'Ecuador campione in carica con Carapaz (escluso per fare posto all'alfiere di casa Ineos che nel 2025 passerà alla UAE), e in una gara del genere attenzione a Healy, Matthews, Hirschi, Strong, magari Aranburu (o Ayuso, ma non è il suo tracciato) nella Spagna, Jorgenson-McNulty per gli Stati Uniti, naturalmente Tom Pidcock punta britannica e la Francia padrona di casa, con Alaphilippe affiancato da Laporte.

L'Italia? Parte con un capitano designato che risponde al nome di Alberto Bettiol, Elia Viviani e Luca Mozzato non avranno ambizioni personali e, considerato anche come è andato a finire il suo Tour de France, per il fiorentino sarà comunque dura lottare in chiave medaglia. Sulle gare di distanza e aperte, però, il “Bettio” è capace di stupire, pensiamo anche solo al Mondiale 2023 a Glasgow, nonostante il crollo finale.

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