I missili azzurri sognano: mercoledì la grande sfida per l'oro. Ganna: "Faremo la gara su noi stessi"

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I missili azzurri sognano: mercoledì la grande sfida per l'oro. Ganna: "Faremo la gara su noi stessi"

Olimpiadi Tokyo, ciclismo su pista: parole agli splendidi ragazzi di Villa, capaci di firmare il nuovo record del mondo nell'Inseguimento a squadre. Ora la Danimarca (non senza polemiche per quanto successo in semifinale) per un confronto stellare.

Hanno letteralmente volato 4 km in 3'42”307, a quasi 65 km/h di media (con partenza da fermo!) per un primato del mondo che significa anche finale olimpica dell'Inseguimento a squadre ai Giochi di Tokyo.

Il quartetto azzurro composto da Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e quella locomotiva finale che risponde al nome di Filippo Ganna, determinante per piazzare la solita rimonta negli ultimi tre giri, come accaduto nella semifinale con la Nuova Zelanda superata per soli 90 millesimi, ha scritto già la storia del ciclismo su pista italiano. Mercoledì, alle ore 11.00 italiane, i ragazzi di Marco Villa si giocheranno il titolo nella finalissima contro la Danimarca, dopo aver abbassato di oltre 4 secondi il tempo con il quale si presentavano in Giappone.

La sfida più bella, quella contro i campioni del mondo in carica che almeno sino ad oggi sembravano quasi imbattibili, ma che hanno rischiato grossissimo, con la clamorosa caduta di Frederik Madsen quando la semifinale con la Gran Bretagna era ormai stravinta (con un tempo che sarebbe quasi certamente valso il nuovo record mondiale). E non mancano le polemiche, visto che i danesi sono stati ammessi in finale solo per una norma regolamentare che indica il passaggio del turno in caso di caduta se i rivali sono già stati raggiunti. Il problema è che il terzo britannico ha tagliato il traguardo, quello danese no...

Ad ogni modo, azzurri in finale e Filippone Ganna, ai taccuini di tuttobiciweb, ha spiegato che “siamo arrivati con buona gamba, dimostrando che il lavoro fatto negli anni ha pagato. Più volte siamo stati beffati, stavolta no anche se qualcuno ha cercato di dire che il mio manubrio non era omologato, mentre era regolare. Oggi avrei potuto correre anche col manubrio della corsa a punti, senza fare lo “sborone”.

Lamon non è mai partito così forte, Consonni ci ha portato subito in tabella, dovevamo passare in 13.6 ed eravamo già a 13.3 e Milan ha dimostrato che è il futuro. I danesi? Noi dobbiamo fare la gara su noi stessi e seguire i consigli di Villa, ma cercheremo di fare divertire l'Italia. E non dimentichiamo che nel nostro gruppo c'è uno che ha vinto una medaglia importante, siamo una squadra fantastica: con Elia (Viviani, ndr) basta uno sguardo e ci dice tutto”.

Il ct Marco Villa era commosso al termine della grandiosa prova dei suoi: “Sapevo che per le nostre caratteristiche ci saremmo giocati tutto nel finale, ma che brividi – ha aggiunto il tecnico azzurro – Ganna? Dopo la crono ero più dispiaciuto io di Pippo, lui non si è mai lamentato di un percorso che lo penalizzava oltremodo, ma adesso sta volando. Eravamo venuti qui per dimostrare il nostro valore, so che qualcuno era dubbioso sulla nostra scelta, ma noi siamo partiti un anno fa con questo progetto.

Le ragazze? Hanno fatto una bella Olimpiade e possono prendere esempio da questo quartetto, dalla delusione di Rio avete visto dove siamo arrivati. I ragazzi sanno quello che devono fare, sono semplicemente fantastici”.

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