L'impresa di Kristen Faulkner, l'oro olimpico è suo! Vos e Kopecky beffate, Longo Borghini da top ten

L'impresa di Kristen Faulkner, l'oro olimpico è suo! Vos e Kopecky beffate, Longo Borghini da top ten
Info foto

Spazio Ciclismo

Olimpiadiparigi 2024

L'impresa di Kristen Faulkner, l'oro olimpico è suo! Vos e Kopecky beffate, Longo Borghini da top ten

A Parigi il capolavoro della statunitense, che a 3 km dall'arrivo stacca le rivali e trionfa davanti all'olandese e alla belga, sul podio per centimetri davanti a Vas. Nona la capitana azzurra, in parte delusa.

Non è una sorpresa in assoluto, viste le sue enormi qualità sul passo e già ottimi risultati a livello pro, ma certo in pochi avrebbero pronosticato Kristen Faulkner nuova campionessa olimpica su strada.

Un autentico capolavoro, un titolo meritatissimo a Parigi per la trentunenne originaria dell'Alaska (che corre per l'EF-EasyPost) e con un passato nel canottaggio, arrivata tardi al ciclismo e capace in questa prima domenica di agosto di regalarsi un sogno, staccando le grandi favorite in un finale pazzesco.

Sembrava quasi tutto fatto per Marianne Vos e Kata Blanka Vas, partite in tandem a poco più di 20 km dal gong e capaci di guadagnare quasi 35 secondi, ma l'azione della grande favorita Lotte Kopecky e soprattutto di Faulkner, sull'ultimo passaggio a Mont-Martre, ha riaperto tutto con l'aggancio avvenuto a 3,5 km dall'arrivo. Subito dopo, la statunitense ha piazzato l'attacco decisivo, stroncando letteralmente due fuoriclasse come Vos e l'iridata in carica, così come l'ungherese. Faulkner ha così trionfato con quasi un minuto di margine sulle tre inseguitrici, che si sono giocate in uno sprint tiratissimo le altre due medaglie, con Marianne Vos (12 anni dopo l'oro di Londra) seconda davanti a Kopecky, mentre il sogno di Blanka Kata Vas è svanito per una questione di centimetri, con il 4° posto finale al termine di una grandissima corsa, per il talento della SD Worx che già aveva partecipato alla gara olimpica di MTB.

A 1'21” ha concluso Pfeiffer Georgi, la punta di una Gran Bretagna che ha lavorato moltissimo, dopo la caduta di Dygert e Chabbey che ha rotto il gruppo in maniera decisiva a 47 km dall'arrivo (sul primo dei tre passaggi a Mont-Martre), per fare fuori una delle grandi favorite, Lorena Wiebes, costretta sempre ad inseguire con la compagna Vollering.

Sesta piazza per Mavi Garcia, davvero eterna, poi la svizzera Ruegg e oltre i 2 minuti di distacco una coriacea Niewiadoma, anch'essa sempre a dover rimontare dopo che la dozzina di attaccanti aveva ormai deciso la corsa. E l'Italia aveva la donna giusta, considerato che Elisa Balsamo aveva già ceduto (la cuneese ha chiaramente pagato il difficilissimo avvicinamento ai Giochi), ovvero Elisa Longo Borghini che però è mancata nel gran finale.

La vincitrice del Giro ha lasciato le ruote di Kopecky e Faulkner quando la belga e la statunitense hanno cominciato la rimonta, chiudendo infine nona e chiaramente poco soddisfatta, lei che a Rio 2016 e Tokyo 2021 aveva conquistato due medaglie di bronzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
17
Consensi sui social