Missione Tokyo cominciata per gli stradisti, già in gara sabato, e per la nazionale MTB di Celestino

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Missione Tokyo cominciata per gli stradisti, già in gara sabato, e per la nazionale MTB di Celestino

Gli azzurri di Cassani si allenano da ieri sulle strade olimpiche: non saranno i favoriti per la prova in linea, ma può succedere di tutto. Due giorni più tardi, lunedì 26, la grande sfida del cross country.

Una missione giapponese partita con il brivido, visto che nella giornata di ieri è emersa la notizia della positività di un giornalista italiano presente sul volo partito sabato da Roma con Nibali e compagni.

Un allarme rientrato, visto che non essendoci stato contatto diretto e con tutti gli atleti vaccinati, non si è resa necessaria alcuna quarantena a Tokyo per gli azzurri del ciclismo su strada che sabato apriranno i Giochi Olimpici con la gara più attesa, la prova in linea di 234 km che terminerà nel circuito automobilistico del Fuji dopo quasi 4500 mt di dislivello e la durissima ascesa del Mikuni Pass (6,8 km al 10,1% di pendenza media) che, con scollinamento a poco più di 30 km dal termine, dovrebbe risultare determinante per l'assegnazione delle medaglie.

L'Italia di Davide Cassani non parte con i favori del pronostico, ma con un team completo che potrà giocarsela contro i grandi favoriti, su tutti Wout Van Aert e Tadej Pogacar; ieri il primo allenamento all'ombra del Monte Fuji, con Vincenzo Nibali, Alberto Bettiol, Gianni Moscon, Giulio Ciccone e Damiano Caruso pronti alla battaglia che sabato scatterà alle ore 4.00 italiane (l'arrivo è previsto poco prima delle 11.00 del mattino). Domenica 25, invece, sarà la volta della prova su strada a livello femminile.

Lunedì 26 luglio, si giocheranno invece le medaglie della Mountain Bike con le prove olimpiche di cross country: ieri mattina la partenza degli azzurri di Mirko Celestino, con Gerhard Kerschbaumer, Nadir Colledani e Luca Braidot pronti per la gara maschile a sfidare i “mostri” Van der Poel, Schurter e Pidcock, mentre Eva Lechner ci proverà, da capitana di lungo corso, nella prova femminile.

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