MVDP, tra rabbia e dolore: "Conoscevo il percorso a occhi chiusi, ma quella pedana..."

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MVDP, tra rabbia e dolore: "Conoscevo il percorso a occhi chiusi, ma quella pedana..."

La clamorosa caduta di Van der Poel nella corsa olimpica di cross country nasconde un particolare fondamentale. Esami in ospedale per l'asso neerlandese (escluse fratture), chiamato a riscattarsi su strada.

Un sogno durato poco meno di 10 minuti, quando ancora il primo giro completo doveva terminare.

Mathieu Van der Poel ha lasciato la corsa che preparava da anni, per diventare leggenda anche in Mountain Bike dopo aver vinto di tutto tra strada e ciclocross, quasi con le lacrime agli occhi per il ritiro (dopo essere risalito dalla 35^ sino alla 13^ posizione) al quale è stato costretto in conseguenza della caduta che l'ha tolto dalla lotta per l'oro olimpico nel cross country.

Il fuoriclasse neerlandese del Team Alpecin-Fenix è stato poi trasportato in ospedale per ulteriori esami (nella serata giapponese sono state escluse fratture, come ha riferito il tecnico della nazionale a WielerFlits), in particolare all'anca destra colpita duramente nell'incredibile volo causato in buona parte, si è poi scoperto nel post gara, da una mancanza di comunicazione su quel passaggio così tecnico.

Cos'è successo? L'ha spiegato lo stesso MVDP a mezzo social: “Non sapevo che la pedana sarebbe stata rimossa dopo la ricognizione – ha svelato il 26enne pluri campione del mondo di ciclocross, in riferimento al fatto che in quel passaggio aveva quindi deciso di percorrerla anziché saltare direttamente dalle rocce, trovandosi di fatto sbilanciato sull'anteriore.

Van der Poel ha poi aggiunto che la sua conoscenza del percorso (qualcuno aveva contestato il fatto di essere arrivato a Tokyo solo 3 giorni prima della gara, non avendo neppure gareggiato sul percorso olimpico nel test event del 2019, ndr) era tale da “poterlo sognare per intero ad occhi chiusi. Le persone a me vicine sanno quanto avevo lavorato duramente e tenessi a questo obiettivo”.

Una grande amarezza che è ancora più pesante del dolore fisico, per il principale favorito all'oro che, forse, proverà a conquistare a Parigi 2024. Nel frattempo, lo si attende di nuovo su strada per un finale di stagione da brividi, tra campionati del mondo e Parigi-Roubaix nel giro di una settimana...

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