Pidcock, clamoroso bis olimpico tra i fischi: un contatto con Koretzky risolve una sfida meravigliosa

Pidcock, clamoroso bis olimpico tra i fischi: un contatto con Koretzky risolve una sfida meravigliosa
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Pidcock, clamoroso bis olimpico tra i fischi: un contatto con Koretzky risolve una sfida meravigliosa

La gara parigina di MTB cross country vede il britannico forare, piazzare una rimonta leggendaria e poi battere il francese con un finale contestato (a partire dal pubblico). Bronzo per Hatherly, super 4° posto di un commovente Luca Braidot.

Una sfida meravigliosa, risolta poco prima dello sprint da un numero clamoroso di Thomas Pidcock, l'ennesimo del campione in carica (anche a livello mondiale), e da un contatto tra il fenomeno britannico e Victor Koretzky, eroico per provare a coronare il sogno di una vita nei Giochi di casa.

Che peccato quei fischi rivolti da un pubblico appassionato e numerosissimo come quello presente sulla collina di Elancourt, nei confronti del vincitore, ma la gara maschile di cross country olimpico a Parigi 2024 rimarrà nella storia della mountain bike, per il risultato e per l'andamento di una battaglia memorabile.

Vince, come 3 anni fa a Tokyo, un Pidcock che entra nel mito della disciplina per il bis a cinque cerchi come Julien Absalon (che ci riuscì tra il 2004 e il 2008), e pensare che sabato prossimo il folletto di Leeds cercherà pure un altro titolo nella prova su strada, sfidando Van der Poel e tutti gli altri.

Che campione, l'alfiere della Ineos Grenadiers (che vince entrambi i titoli dopo quello di Pauline Ferrand-Prevot tra le donne), capace di rimontare nella seconda metà di gara dopo aver forato, ad un terzo della sfida olimpica, quando già era all'attacco assieme al solo Koretzky. Persi una quarantina di secondi, Pidcock ha respirato e poi alla penultima tornata è piombato sul rivale transalpino, mentre alle loro spalle un commovente Luca Braidot, anch'egli appiedato da una ruota a terra dopo una buonissima partenza e capace di risalire da campione, terrà sempre aperta la lotta almeno per il bronzo.

All'ultimo giro è successo di tutto, con Koretzky e Hatherly sempre a ruota di Pidcock, ma con il padrone di casa che sull'ultima salita (in un percorso per il resto velocissimo) ci prova e riesce a guadagnare 3-4 secondi sul campione olimpico, che rientrerà però con la sua meravigliosa guida e, a poche centinaia di metri dall'arrivo, risolverà la contesa scegliendo una diversa traiettoria (passando a sinistra di un albero anziché a destra come Koretzky) prima di toccarsi col transalpino, costretto a mollare arrivando così a qualche secondo, appena davanti ad un Alan Hatherly che regala un gran bronzo al Sudafrica.

Ai piedi del podio, è da applausi il 4° posto di Braidot, poi ecco Flueckiger (argento a Tokyo), crollato letteralmente negli ultimi due giri, e il 6° posto di Sam Gaze con un Nino Schurter, e l'intera Svizzera, amaro 9°. Al debutto olimpico, chiude 19° il campione europeo Simone Avondetto: per il piemontese ex iridato U23, la grande chance probabilmente arriverà a Los Angeles 2028.

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