Europei di ciclocross: pandemonio belga, dal fango di Namur spunta un super Vanthourenhout

Una battaglia incredibile nel fango di Namur, tra cadute, ritiri clamorosi e un sigillo dell'uomo che forse si attendeva meno, anche se parliamo di un regolarista di altissima qualità su ogni tipo di terreno.

Michael Vanthourenhout corona il sogno, laureandosi campione europeo di ciclocross nel suo Belgio e nella prova élite, quella più attesa anche se, va detto, senza i tre “tenori” Van der Poel, Van Aert e Pidcock si apre la porta a tanti altri protagonisti.

Ne ha approfittato il veterano belga, al primo titolo a questi livelli, riprendendo e staccando il campione in carica della rassegna continentale, che sino a metà gara sembrava padrone della situazione, a maggior ragione dopo il ritiro del co-favorito Eli Iserbyt. Parliamo di Lars van der Haar, poi costretto ad accontentarsi della medaglia d'argento per i suoi Paesi Bassi, a 40 secondi da Vanthourenhout in una gara durissima e dai distacchi clamorosi.

E' sufficiente pensare che Laurens Sweeck, secondo belga sul podio con un bronzo che però non può soddisfarlo al 100%, ha concluso a 2'17” dal connazionale, precedendo l'altro orange Joris Nieuwenhuis, quarto a 2'48”, poi oltre i 3 minuti ecco lo svizzero Kuhn, sempre più una realtà, lo spagnolo Orts e il ceco Boros settimo, mentre in casa Italia si può sorridere per la buona prestazione dell'unico alfiere della nazionale di Pontoni, Gioele Bertolini che ha tagliato il traguardo 12°.

Azzurri che hanno concluso questi campionati europei di Namur con la medaglia d'argento conquistata sabato tra le juniores da Valentina Corvi, mentre oggi nelle altre due gare dei più giovani, sono arrivati “solo” un 12° posto di Asia Zontone tra le Under 23 e il 23° di Tommaso Cafueri nella categoria maschile degli jr.

Nel primo caso, trionfo pronosticato e confermato per Puck Pieterse, che ha preceduto la francese Line Burquier (straordinaria protagonista anche in MTB) e la seconda neerlandese Shirin Van Anrooij, medaglia di bronzo. Tra i ragazzi più giovani, ha vinto invece il transalpino Leo Bisiaux davanti al danese Nielsen e all'orange Van den Eijnden.