Tom Pidcock è già leggenda: ecco la prima maglia iridata a livello élite, dominio da "Superman" a Fayetteville

Tom Pidcock è già leggenda: ecco la prima maglia iridata a livello élite, che dominio a Fayetteville
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Tom Pidcock è già leggenda: ecco la prima maglia iridata a livello élite, dominio da "Superman" a Fayetteville

Campionati del mondo di ciclocross: il fenomeno britannico stacca tutti prima di metà gara e sale sul trono dopo Van der Poel e Van Aert, assenti in Arkansas. Sul podio Lars van der Haar e Eli Iserbyt. Per l'Italia si chiude una rassegna comunque ricca di soddisfazioni.

Un predestinato capace di collezionare, a soli 22 anni, tutte le maglie iridate del ciclocross e non solo, se pensiamo ai titoli su strada e allo straordinario oro olimpico in MTB, la scorsa estate a Tokyo.

Da grande favorito, Thomas Pidcock non tradisce le attese e conquista il Mondiale di Fayetteville, dominando una gara che, sin dal primo attacco del fenomeno in forza alla Ineos Grenadiers, maturato al quarto dei nove giri in programma, è diventata senza storia. Eli Iserbyt ha provato a reggere, poi ha subito capito che non ci sarebbe stato nulla da fare con il gioiello britannico, che dopo i titoli jr e U23 (e anche in... e-bike) conquista quello più importante degli élite, succedendo nell'albo d'oro a Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert, che si erano spartiti gli ultimi sette mondiali.

Peccato non aver assistito alla sfida con i due fuoriclasse, perchè questo Pidcock se la sarebbe giocata specialmente su un percorso così adatto alle sue caratteristiche; Pidcock è il primo britannico a conquistare un titolo a questi livelli, e lo fa in maniera impressionante trionfando con ampio margine sul campione europeo Lars van der Haar, secondo, e sul belga Eli Iserbyt, il co-favorito dopo aver dominato l'annata di Coppa del Mondo, mentre Vanthourenhout e Venturini, alla fine rispettivamente 4° e 5°, non sono riusciti a giocarsi il podio dopo essere stati staccati nell'ultimo giro e mezzo.

L'Italia, che non aveva atleti in gara nella prova regina (con Jakob Dorigoni stoppato dal Covid), chiude così il suo Mondiale con lo splendido bronzo di Silvia Persico nella gara élite femminile, oltre al titolo nel team relay. La prova maschile dedicata agli juniores, che ha aperto la giornata finale di questo evento iridato negli States, ha sorriso allo svizzero Jan Christen, che ha sorpreso in volata il belga Aaron Dockx e il britannico Nathan Smith, con la miglior carta azzurra, Luca Paletti, che ha sofferto una partenza difficile e si è accontentato del 15° posto, lui che tra l'altro è arrivato a questa rassegna in fretta e furia per quanto successo in tema Covid ad inizio settimana.

La gara della categoria Under 23 femminile, invece, ha rispettato in pieno il pronostico con tripletta orange a firma Puck Pieterse, nuova campionessa del mondo dopo aver stroncato Shirin Van Anrooij e l'iridata 2021, Fem Van Empel, terza davanti alle francesi Burquier e Fouquenet. Sedicesimo posto per l'unica italiana in gara, Lucia Bramati.

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