Stefano Martignoni ci racconta l'avventura vissuta al fianco del campione lombardo e di Ian Jenner.
Come dice il mio amico Max Boglia, a proposito dei ciclisti: “Montano l'Ultegra elettronico e il misuratore di potenza e credono di essere dei professionisti”. Ecco perché quando i ragazzi di Ital Cycling Promotion mi hanno proposto di partecipare a una delle loro academy, “Pedala con i campioni”, ho subito accettato. L'idea di andare a scuola da Claudio Chiappucci e Ian Jenner era non solo il modo migliore per dare una soddisfazione al Max, ma soprattutto l'occasione per mettersi in discussione e imparare ciò che la strada, da sola, non può insegnare.
La ricetta è semplice e collaudata. Si scelgono strade che mettono l'acquolina, una località da vacanza, si aggiunge un allenatore e si farcisce il tutto con un campione. Nel nostro caso le strade sono state quelle del Monte Baldo e del basso Garda (con divagazione a Sud, verso il mantovano), allacciate a comporre due percorsi differenti di circa 90 km ciascuno, da affrontare sabato, il “mangia e bevi”, e domenica, quello con dislivello. La località è stata Garda, una delle perle della sponda veronese del Benaco, punto di partenza ottimale per spingersi a Nord e a Sud con percorrenze similari.
A cercare di istruirci su cosa e come fare e su cosa e come non fare è arrivato da Training Peaks il guru Ian Jenner, che prima di ciascuna uscita ha dispensato alcune pillole di saggezza condite da humor inglese. I suoi consigli hanno spaziato dalla psicologia, all'approccio alla fatica, dal pedalare in gruppo e darsi i cambi, all'utilizzo dei misuratori di potenza...
Dulcis in fundo ecco El Diablo, Claudio Chiappucci, presente nella duplice veste di campione e istrione. Capace di incantare sia sui pedali, quando finge di faticare come noi, sia nei momenti di relax, in cui snocciola aneddoti e storie di vita intensamente vissuta.
UN TEAM COMPLETO
In realtà, la squadra di Ital Cycling annovera fra le sue fila anche un certo Alessandro Ballan, la cui maglia iridata incute ancora soggezione e timore reverenziale, Valerio Agnoli, prezioso gregario di Basso e Nibali, Ivan Quaranta, DS della Colpack-Ballan fresco vincitore del Giro d'Italia U23 e Paola Gianotti, simpaticissima e fortissima ultracyclist, nonché scrittrice di libri per sognatori.
Paola e Ivan sono stati anch'essi con noi, seppure in borghese e solo per poche ore, tempo però sufficiente per farci crescere ancora di più la passione per la bici e la voglia di pedalare senza mai fermarsi, come Forrest Gump. A dar forza al progetto di questo tour operator specializzato ci sono anche partner di alto livello, su tutti Cinelli e il team Colpack-Ballan, che ci hanno dato la possibilità di pedalare nientemeno che sulle Superstar della squadra e una nuovissima e favolosa Pressure. A farci assistenza, come una vera squadra, il van ammiraglia.
A bordo c'era Ian, che da canonico direttore sportivo, ci ha strigliato con il bastone e gratificato con la carota. Mentre i nutrizionisti di Vince Shop hanno organizzato i punti di reintegro con i loro prodotti più adatti al momento e allo sviluppo del percorso.
COMPITO IN CLASSE
Proprio come a scuola, dopo aver seguito la lezione, ecco il momento dell'interrogazione davanti al professore, cercando di convincerlo di aver capito. Nel nostro caso l'interrogazione è stata di gruppo e si è svolta sul campo, ossia in strada. Argomenti trattati: ricerca della scia, cambio in fila singola e doppia fila, gestione del ritmo in gruppo in pianura, e da soli in salita. In sella tutti seri e concentrati, con il permesso di distrarsi e chiacchierare solo nelle pause di recupero. I compagni di classe erano scaltri e preparati, come Albi Fox, il giornalista ciclista più forte del vecchio continente, e Jack Pelly, il cacciatore di tornanti più letto al mondo.
Copiare da loro era impossibile, sono solo riuscito a saltare qualche cambio e succhiare un po' della loro scia. Per non parlare del Diablo, anche solo il pensiero di potergli sbirciare i rapporti era motivo di espulsione immediata...
Entrambe le prove sono state dure, quella del sabato per il caldo, il ritmo sempre sostenuto e la poca dimestichezza nei cambi, che ci portava ad aumentare inesorabilmente la velocità a ogni rotazione fino alla sfuriata di Ian. Quella della domenica per le tossine del sabato, per la disinvoltura nell'affrontare le salite del Diablo e dei suoi satanassi e per la fatica di spingere la mia eRoad da 16 chili a trentotto di media lungo i 15 chilometri di lungolago sulla via del ritorno.
Alla fine, però, il coach ha promosso anche me, con una piena sufficienza di grande soddisfazione. A parte la pura prestazione, che però non era né oggetto né obiettivo del nostro lavoro, la consapevolezza sia nei confronti di un gruppo, sia delle mie possibilità è cresciuta. Posso dire di essere un ciclista migliore e anche più contento. Il prossimo evento di coaching Ital Cycling si svolgerà, sempre a Garda e sempre sotto la guida di Ian Jenner, dal 6 all'8 agosto 2021.
Se siete fra quelli che amano mettersi in discussione e credono che ci sia sempre da imparare, potrebbe essere una buona occasione, se invece credete di sapere già tutto, allora mettete in carica il vostro cambio elettronico, calibrate il power-meter e preparatevi a inseguire il prossimo KOM su Strava. Con buona pace del mio amico Max.
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