Tutti in bici da maggio, ma che boom per il ciclismo virtuale!

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Tutti in bici da maggio, ma che boom per il ciclismo virtuale!

Nel lungo periodo di lockdown, migliaia di appassionati si sono cimentati in sfide amatoriali o direttamente con i pro. E non è finita qui...

Dallo scorso 4 maggio in Italia si è potuto ricominciare a fare attività fisica a livello individuale, compresa ovviamente la possibilità di utilizzare la bicicletta come mezzo utilissimo tra l'altro anche per gli spostamenti di natura lavorativa, ancor più che nel periodo pre Covid-19.

Se in vari paesi (Belgio, Olanda e Germania, in generale nel nord Europa) c'è stata la possibilità per tanti professionisti di continuare ad allenarsi all'aperto, mentre in Francia hanno dovuto attendere sino all'11 maggio, tra cicloamatori e pro era già scattata una sfida... virtuale. Sì, perchè il ciclismo pedalato in salotto o in giardino, con i rulli e una piattaforma alla quale collegarsi per confrontarsi su Zwift oppure su Bkool, ha vissuto un autentico boom in questi due mesi così atipici.

Sfide di ogni tipo, con semplici appassionati a confronto con campionissimi come Nibali (per la verità non troppo amante dei rulli...) o Van der Poel sull'isola virtuale di Watopia o sulle strade dei Mondiali di Richmond 2015 e Innsbruck 2018. Le squadre professionistiche e gli stessi organizzatori di varie corse di alto livello si sono organizzati di conseguenza, per accontentare in particolare gli sponsor che hanno perso mesi di visibilità con tutte le gare tradizionali cancellate o rinviate.

Ecco che è nata così la Milano-Sanremo virtuale, seguita poi dal primo Giro delle Fiandre con 13 pro in gara e vinto da Greg Van Avermaet (che nella realtà non ha mai conquistato la classica dei suoi sogni), passando per il Giro di Svizzera, che non si disputerà su strada in questo 2020, sino al Giro d'Italia virtual suddiviso su sette tappe e con classifica a squadre (vinta dall'Astana).

Anche dopo l'apertura per il ritorno su strada, gli eventi sono continuati con il “Tour de Zwift” e la “Challenge Stars”. Una nuova frontiera è stata aperta, ma di certo tutti preferiamo che torni presto il ciclismo vero.

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