Richards di un soffio su Ferrand-Prevot, Koretzky finalmente da iride e Braidot... c'è: ecco gli short track mondiali

Foto di Redazione
Info foto

UCI MTB

MTB Racecampionati del mondo mtb

Richards di un soffio su Ferrand-Prevot, Koretzky finalmente da iride e Braidot... c'è: ecco gli short track mondiali

La terza giornata dei campionati del mondo di Pal Arinsal ha visto la britannica beffare la campionessa olimpica, per la quale sfuma la possibile nuova doppietta all'ultima occasione. Il friulano è gran 6° e sogna per la gara "lunga" di domenica, dove Pidcock avrà tantissima voglia di riscatto. Oggi tocca al Downhill.

Uno short track bellissimo, specialmente in campo femminile, per le sfide iridate nel Principato di Andorra che vedono laurearsi nuovi campioni del mondo dell'XCC due stelle della mountain bike planetaria come Evie Richards e Victor Koretzky.

Se vogliamo, la britannica e il francese non erano i primi favoriti della gara breve del cross country, ma a partire dall'ex campionessa del mondo dell'XCO (nel 2021 in Val di Sole) è stato un vero e proprio capolavoro, perchè battere Pauline Ferrand-Prevot è sempre impresa titanica, seppur un po' più “semplice” nello short track.

Richards è stata capace di resistere alla francese sino al duello finale, risolto praticamente al fotofinish, con il secondo posto di PFP che significa niente possibilità di nuova doppietta di maglie iridate come nel 2023, ad aggiungersi al titolo olimpico di Parigi, nell'ultima occasione possibile visto che Ferrand-Prevot, netta favorita per la gara regina di domenica, lascerà le ruote grasse dopo questa rassegna iridata.

La medaglia di bronzo è andata a Jenny Rissveds, con la svedese che si è messa alle spalle nettamente Puck Pieterse, quarta e delusa. Per l'Italia, discreto il 15° posto di Greta Seiwald, con Chiara Teocchi 21^.

Victor Koretzky ha risolto invece al penultimo giro la gara maschile, guadagnando quei 3-4 secondi decisivi sul britannico Charlie Aldridge, gran medaglia d'argento dietro al transalpino (che corona il sogno mondiale dopo l'argento olimpico nell'XCO) e davanti al sudafricano Alan Hatherly che ha beffato sulla linea uno specialista come l'ex iridato Christopher Blevins, “solo” quarto. E dietro a Jordan Sarrou, secondo dei francesi che ha tirato quasi tutta la gara e sarà ottimo quinto, ecco Luca Braidot al sesto finale.

Il friulano lancia un segnale chiarissimo: in una gara non sua ha confermato la super condizione mostrata alle Olimpiadi e per domenica sarà tra i favoriti, assieme ad un Tom Pidcock che ha chiuso lo short track all'8° posto e con tanti rimpianti, dopo una partenza negativa e una caduta che l'ha costretto ad una rimonta furiosa. Buono l'undicesimo di Simone Avondetto, con il campione d'Europa che nell'XCO può fare molto bene.

A livello di categoria U23, titoli al Nordamerica con lo statunitense Riley Amos e la canadese Isabella Holmgren (con la sorella Ava terza), mentre il fenomeno danese Albert Philipsen conquista un'altra maglia iridata tra gli junior, dove in campo femminile esulta la slovacca Viktoria Chladonova ed è buono l'8° posto di Giada Martinoli.

Il sabato sarà dedicato al Downhill con le gare seniores, dopo aver assegnato i titoli giovanili nella giornata di giovedì.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
16
Consensi sui social

Ultimi in Racing

Ecco la Vuelta n° 80, dal Piemonte alla Bola del Mundo, passando per l'Angliru: sarà durissima...

Ecco la Vuelta n° 80, dal Piemonte alla Bola del Mundo, passando per l'Angliru: sarà durissima...

Presentata l'edizione 2025 del terzo GT stagionale, che vedrà tornare Pogacar e proporrà la storica partenza italiana, dal 23 agosto a Venaria Reale. Dieci gli arrivi in salita, una cronometro a squadre il quinto giorno e appena 26 km individuali contro il tempo alla 18esima tappa, tra il mostro delle Asturie e il gran finale in quota dove Nibali conquistò la corsa 15 anni prima.