Stigger beffa Pieterse, tra gli uomini ancora super Schwarzbauer: ecco i padroni dello short track in Val di Sole

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Michele Mondini

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Stigger beffa Pieterse, tra gli uomini ancora super Schwarzbauer: ecco i padroni dello short track in Val di Sole

Il nuovo appuntamento con le UCI World Series di Mountain Bike si apre nel segno dell'austriaca e del tedesco, niente top ten per gli azzurri. Oggi Downhill, domenica le gare regine.

Dopo l'esordio di giovedì sera con lo Short Track Under 23, venerdì è toccato ai pezzi da novanta scendere in pista per un'intensissima giornata della Coppa del Mondo di MTB in Val di Sole. L'attesa del pubblico della tappa italiana non si è lasciata scoraggiare nemmeno dalle previsioni meteo nefaste, e che alla fine si sono realizzate proprio in coincidenza con le prove di Cross Country Short Track che hanno visto protagoniste le migliori firme della disciplina olimpica nel pomeriggio di Daolasa.

In precedenza, le prime finali del Downhill, quelle della categoria Junior, avevano visto le speranze dell'atleta di casa Christian Hauser infrangersi sul rock garden della parte alta della Black Snake, impietosa nei confronti del trentino di Mezzacorona che aveva fatto segnare il miglior tempo fino a quel punto. Per Hauser una bella botta e un appuntamento rimandato: a 17 anni, il tempo non manca. I sorrisi sono invece quelli del canadese Bodhi Kuhn e della neozelandese Sacha Earnest.

Ad aggiudicarsi le prove degli Short Track sono stati due specialisti del format, il tedesco Luca Schwarzbauer e l'austriaca Laura Stigger, con tutti gli italiani fuori dai primi 10: Daniele Braidot, dodicesimo, è stato il migliore di giornata.

Schwarzbauer non ha tradito le attese, conquistando la seconda affermazione stagionale in Coppa del Mondo e rafforzando così la leadership nella classifica generale di specialità. Alle spalle del 26enne tedesco, ha tagliato il traguardo un altro specialista del format, il sudafricano Alan Hatherly (Cannondale Factory), mentre il terzo gradino del podio è andato al francese Joshua Dubau (Rockrider), tra le sorprese della prima parte di stagione. Decimo posto per Nino Schurter (SCOTT-Sram), che ha a lungo pedalato nelle primissime posizioni e dato segnali di un'ottima condizione in vista della sua gara, quella “lunga” di domenica.

Dodicesimo e sedicesimo i primi due italiani al traguardo, i gemelli Daniele (CS Carabinieri) e Luca Braidot (Santa Cruz – Rockshox). Quella XCC al maschile è stata una gara di gruppo per quasi tutte le otto tornate di gara, nelle quali Schwarzbauer e Schurter si sono sostanzialmente alternati in cima a un gruppo di quindici corridori che si sono presentati compatti all'ultima e decisiva tornata. Proprio nel passaggio conclusivo è emersa la maggiore esplosività di Schwarzbauer, Hatherly e Dubau. Il tedesco ha selezionato il gruppo in salita per poi lanciarsi in discesa e controllare agevolmente la situazione fino all'arrivo. “Non mi aspettavo di essere così forte. Sapevo di essere in buona condizione, ma mi sentivo stanco dopo gli Europei e il relativo viaggio: tuttavia speravo di avere ancora qualcosa nelle gambe - ha detto a caldo il vincitore - Tatticamente credo di aver interpretato la gara al meglio.

Devo dire grazie a Nino per aver condotto fino alle battute finali, ma credo di essere stato il più forte in gara oggi (ieri, ndr). Questo percorso è davvero adatto a me, con una salita molto dura ed esplosiva, ma anche diversi tratti di respiro: sono felicissimo di questo successo in Coppa del Mondo”.

Daniele Braidot rimane fiducioso per la sfida di domenica nel Cross Country: “Ogni passaggio sulle pietre era una roulette, e anche nei passaggi sull'erba bisognava fare attenzione, ma se le sensazioni saranno queste posso guardare a domenica con fiducia. Spero che le condizioni rimangano le stesse, perché con la polvere soffro tanto: grazie a questo piazzamento partirò davanti, e spero di poter andare forte”.

Schwarzbauer guida la classifica generale di Coppa del Mondo con 860 punti, davanti al francese Jordan Sarrou (Team BMC), settimo nella sfida trentina di venerdì, a quota 680, e all'altro transalpino Dubau (488). Settimo posto per Luca Braidot (Santa Cruz) con 429 lunghezze.

Laura Stigger ha conquistato in Val di Sole la seconda affermazione stagionale in Coppa del Mondo di Short Track. La giovane austriaca del Team Specialized, vincitrice nella prima tappa del massimo circuito mondiale a Lenzerheide, stavolta si è lasciata alle spalle l'olandese Puck Pieterse (Alpecin Deceuninck) all'esito di uno sprint al fulmicotone. Terzo posto per la francese Pauline Ferrand-Prèvot (INEOS Grenadiers) a 6 secondi, davanti alla vincitrice della Coppa del Mondo 2022, la svizzera Alessandra Keller (Thomus-Maxon), e alla svedese Jenny Rissveds (Team 31 IBIS).

Dopo un avvio concitato è emerso in testa alla gara un sestetto formato da Pieterse, Stigger, Ferrand-Prèvot, Keller, Rissveds ed Henderson (Primaflor Mondraker), inseguito a breve distanza da un altro drappello condotto da Jolanda Neff (Trek Factory). Keller ha tentato un'accelerazione decisa nel rock garden in salita nella penultima delle sette tornate previste, ma l'attacco decisivo è arrivato esattamente un giro più tardi, ad opera di Laura Stigger.

A ruota della tirolese è riuscita a riportarsi solo una scatenata Pieterse, che poi ha preso il comando della situazione nel tentativo di approcciare in prima posizione lo sprint finale. Tuttavia, la neo campionessa europea ha trovato in Laura Stigger una grande avversaria, capace di uscire dalla sua ruota e rimontare metro dopo metro fino alla linea del traguardo. Sedicesima e prima delle italiane la valdostana Martina Berta, campionessa tricolore, a 27 secondi dalla vincitrice. Nel dopogara, Laura Stigger ha raccontato la fase decisiva di gara nell'ultimo giro: “Sono entrata nel rock garden con una buona linea, e in salita sentivo di riuscire a spingere a fondo, così ho provato a forzare per superare Puck e poi recuperare in discesa. Invece Puck è riuscita a riportarsi davanti sull'erba, e so bene quanto sia competitiva allo sprint: credo sia una delle atlete più veloci in assoluto, riuscire a superarla in volata è stato incredibile”. Ferrand-Prèvot ha conservato la vetta della classifica di coppa con 720 punti, davanti a Stigger (706) e Pieterse (670).

Nella giornata di sabato, la Black Snake tornerà protagonista con la semifinale e il round di finale delle categorie Elite per quanto riguarda il Downhill. Le donne scenderanno in pista una prima volta alle ore 10.45 per poi disputare la finale alle 13.00, mentre gli uomini affronteranno la semifinale alle 11.20 in vista delle finali delle ore 14.00. Entrambe le finali saranno trasmesse in diretta su Eurosport/GCN/Discovery+ e in differita su Raisport alle ore 16.00. Assente la trentina Eleonora Farina, l'attenzione del pubblico di casa si concentrerà sull'altoatesina Veronika Widmann, undicesima nel round di qualificazione dominato da Camille Balanche.

Tra gli Uomini Elite, ha fatto segnare il miglior tempo il giovane britannico Jordan Williams, al primo anno nella massima categoria dopo aver fatto faville tra gli Juniores. Vincitore nell'apertura di Coppa del Mondo a Lenzerheide, il portacolori del Team Specialized si è dimostrato a proprio agio anche in Val di Sole, regolando il connazionale Laurie Greenland (che vinse qui nel 2019), e il canadese Jackson Goldstone.

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