A Salerno succede di tutto: vince Groves su Milan, doppia caduta per Evenepoel che si salva

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A Salerno succede di tutto: vince Groves su Milan, doppia caduta per Evenepoel che si salva

Quinta tappa del Giro sotto la pioggia e la seconda volatona a ranghi compatti premia l'australiano, che resiste alla maglia ciclamino. Brividi nel finale, volo incredibile di Cavendish e ne fa le spese Vendrame.

Una volata shock, un finale ricco di cadute in una tappa che già era cominciata con un colpo di scena, ovvero il primo capitombolo di Remco Evenepoel.

A Salerno esulta Kaden Groves che, dopo i due terzi posti di San Salvo e Melfi, si sblocca per il secondo colpo in un GT dopo la Vuelta 2022, e il bis di un australiano in questo Giro d'Italia dopo la perla di Michael Matthews due giorni fa; Jonathan Milan è secondo, difende la maglia ciclamino (per un punto proprio su Groves) e può comunque sorridere anche per essere rimasto fuori dai guai, visto quanto successo alle sue spalle e dell'iridato Mads Pedersen, terzo.

Un contatto tra Alberto Dainese (poi declassato, ma ci sarebbe da discutere sulle responsabilità tra il padovano e il britannico) e Mark Cavendish, che hanno tagliato il traguardo in 4^ e 5^ posizione, davanti a quattro italiani in serie con Dalla Valle 6°, Maestri 7°, Fiorelli 8° e Vendrame 9° (decimo Matthews), ha provocato una reazione a catena con gli stessi Fiorelli e soprattutto Vendrame (si teme frattura della clavicola), ma anche Dekker, che ne hanno fatto le spese finendo a terra come lo sprinter dell'Astana, che non ha riportato però particolari danni.

In precedenza si era già scatenato l'inferno quando, ai -7 km, c'era stata una caduta di massa con Primoz Roglic coinvolto (e lo stesso vincitore Kaden Groves, ma anche Gaviria che non è stato in grado di rientrare senza compagni); la Jumbo-Visma è riuscita a riportare dentro lo sloveno e, poco dopo il ricompattamento generale dopo i -3 km, ecco finire di nuovo a terra Remco Evenepoel, che si è toccato con Kirsch e ha colpito duramente l'asfalto, come gli era accaduto dopo una ventina di km a causa di un cane che si era “infilato” in mezzo al gruppo.

Il belga dovrebbe averla scampata senza grossi danni, oltre naturalmente alla neutralizzazione essendo dentro i 3 km, al termine di una frazione, quella partita da Atripalda, caratterizzata dalla pioggia costante e dalla fuga di tre uomini, Gandin (Corratec), Champion (Cofidis) e Zoccarato, con l'alfiere della Green Project Bardiani CSF Faizané che poi ha resistito in solitaria sino ai -8 km.

In classifica generale, Andreas Leknessund rimane maglia rosa (nonostante il brivido del rientro dopo essere stato rallentato dal crash ai -7), con 28” su Evenepoel e 30 rispetto a Paret-Peintre, alla vigilia della tappa numero 6 attorno a Napoli, con il Valico del Chiunzi e le insidie della costiera amalfitana.

Oggi si è corso anche al Giro di Ungheria e, purtroppo, pure in questo caso un capitombolo di massa nell'ultimo km e mezzo della prima tappa ha fatto danni, in particolare con Egan Bernal coinvolto e in grado di tagliare il traguardo solo dopo qualche minuto di shock, con varie abrasioni sulla parte destra del corpo per il vincitore del Tour 2019 e del Giro 2021. Sul rettilineo di Szentgotthard, l'ha spuntata Dylan Groenewegen (Jayco-Alula), che ha saltato Sam Bennett (Bora-Hansgrohe), secondo, e resistito a Caleb Ewan (Lotto-Dstny), terzo davanti a Bauhaus e con Jakobsen solo 7°.

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