Fantastico Vendrame, un capolavoro verso Sappada! Quinto centro italiano al Giro, big "tranquilli"

Fantastico Vendrame, un capolavoro verso Sappada! Quinto
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Fantastico Vendrame, un capolavoro verso Sappada! Quinto centro italiano al Giro, big "tranquilli"

La 19esima tappa è del "Joker" trevigiano, che parte in discesa (sul bagnato) a 30 km dall'arrivo e regola nettamente Sanchez e Steinhauser. Gruppo maglia rosa (col brivido per Thomas di una caduta nel finale) che conclude ad oltre 15 minuti prima del tappone di sabato con la doppia scalata al Monte Grappa.

Un autentico capolavoro, sotto il diluvio che ha accompagnato la sua azione in solitaria direzione Sappada.

Andrea Vendrame, tre anni dopo la sua prima vittoria sul traguardo di Bagno di Romagna, in una tappa altimetricamente simile alla 19esima di questa corsa rosa, si regala il secondo successo in un Giro d'Italia che per il classe '94 trevigiano in forza alla Decathlon AG2R La Mondiale (secondo timbro per il team dopo quello di Valentin Paret-Peintre a Cusano Mutri), era cominciato male con problemi di salute che ne avevano rovinato le prime due settimane, lui che aveva fatto benissimo al Romandia con due secondi posti.

Il “Joker” si è inventato un assolo di 30 km attaccando in discesa da Sella Valcalda, dopo aver avuto la capacità di entrare nella fuga di giornata composta da 19 uomini per una bagarre durata ben 70 km dal via di Mortegliano; approcciando la salita conclusiva verso Cima Sappada, Vendrame ha guadagnato quel minuti decisivo nei confronti di Alaphilippe, Pelayo Sanchez, Steinhauser, Narvaez, Plapp e Hermans, con lo spagnolo della Movistar e il tedesco dell'EF, già vincitori di tappa a Rapolano Terme e sul Passo del Brocon, che se ne sono andati nel finale.

Sanchez chiuderà secondo a 54” dall'azzurro (che porta all'Italia la quinta tappa vinta in questo Giro), Steinhauser 3° a 1'07” prima che a due minuti e mezzo dal vincitore arrivassero Narvaez, Plapp, Velasco buon 6° su Tratnik, Valgren e un Alaphilippe che ha ceduto negli ultimi km.

E i big? Tappa tranquilla, alla vigilia della grande sfida finale con il doppio Monte Grappa prima del traguardo a Bassano, visto che il gruppo maglia rosa ha concluso a quasi 16 minuti, con la UAE Emirates che finalmente ha lasciato ampio spazio alla fuga: solo un brivido a poco meno di 6 km dall'arrivo, quando sul falsopiano che portava a Sappada, Geraint Thomas ha commesso un errore di distrazione, arrotandosi con Tiberi e finendo a terra. I diretti rivali, non essendo ormai di fatto in bagarre (dopo che la Movistar aveva tentato un forcing in salita per Rubio), lo hanno atteso e il gallese è rientrato in poche centinaia di metri.

Si andrà così all'ultima frazione importante, prima della passerella di Roma, con Tadej Pogacar (che ha promesso scintille sul Grappa...) in maglia rosa con 7'42” di vantaggio su Dani Martinez e 8'04” sullo stesso Thomas, mentre Antonio Tiberi, maglia bianca di questo Giro con 41” su Arensman (6° in GC), è sempre 5° a 41” da Ben O'Connor.

Al Giro di Norvegia (corsa categoria ProSeries che terminerà domenica), la seconda tappa è risultata probabilmente quella già decisiva, con i 5 km di salita decisamente dura (vicina al 9% di media) per arrivare sul falsopiano del traguardo di Gullingen che ha premiato Axel Laurance; già terzo il giorno precedente, il talento francese dell'Alpecin-Deceuninck ha battuto nettamente in uno sprint ristretto Ethan Hayter (Ineos Grenadiers) e Bart Lemmen (Visma), con Mathias Vacek quarto a 3” dopo aver visto il suo capitano e maglia gialla, Thibau Nys, cedere di schianto a poco meno di 3 km dall'arrivo. Il giovane belga ha perso la maglia gialla concludendo a 25” da Laurance (supportato nel finale da un buon Luca Vergallito, miglior italiano col 10° posto di tappa a 15”), che ora guida la classifica generale con 12” su Lemmen e 13 sul norvegese Holter, mentre la coppia Lidl-Trek con Vacek e Nys paga rispettivamente 21 e 25 secondi.

Seconda frazione anche alla Boucles de la Mayenne (sempre categoria ProSeries per quattro giornate di corsa), partita giovedì sera con il cronoprologo di Laval che aveva premiato Benoit Cosnefroy: il transalpino della Decathlon, che sta facendo incetta di successi in questo periodo della stagione, ha mantenuto la maglia di leader dopo la prima tappa in linea terminata in quel di Ernée. Tripletta francese, con Emilien Jeanniere della TotalEnergies che ha bruciato nello sprint di gruppo Paul Penhoet (Groupama-FDJ) e Axel Zingle (Cofidis), porta a casa un discreto 6° posto Matteo Moschetti (Q36.5).

E' scattata in questo venerdì anche un altro appuntamento del Women's World Tour, con le ragazze protagoniste della tre giorni sulle strade della RideLondon Classique: volata doveva essere e pronostico rispettato in pieno sul traguardo in lieve ascesa di Colchester, dove Lorena Wiebes ha vinto quasi per distacco, con Letizia Paternoster (Liv-Jayco) ottima seconda riuscendo a seguire il treno della SD Worx lanciato dall'iridata Lotte Kopecky. Alle spalle della trentina, la francese Clara Copponi (Lidl-Trek) e un'altra italiana, Maria Giulia Confalonieri (Uno-X) quarta.

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