Il Giro 107 diventa realtà: quasi 70 km a crono, Livigno e la doppia scalata al Grappa le tappe cruciali

Foto di Redazione
Info foto

Giro d'Italia

Stradagiro d'italia 2024

Il Giro 107 diventa realtà: quasi 70 km a crono, Livigno e la doppia scalata al Grappa le tappe cruciali

Presentato al Festival dello Sport di Trento il percorso della prossima corsa rosa (4-26 maggio 2024): si parte dal Piemonte, gran finale confermato a Roma e subito salite nella prima settimana con Oropa e Prati di Tivo (con un po' di strade bianche...). Il tappone è quello valtellinese, ma in generale è un percorso meno duro: Monte Pana e Brocon prima delle montagne decisive tra Sappada e Bassano del Grappa.

Un Giro d'Italia abbastanza equilibrato, con parecchi km a crono (oltre 68), sei arrivi in salita con una terza settimana forse meno dura rispetto alla tradizione (e all'edizione 2023), anche se saranno i campioni presenti a determinare l'esito della corsa rosa numero 107, con il dubbio legato alla possibile presenza o meno di Tadej Pogacar su tutti.

L'edizione 2024, in programma dal 4 al 26 maggio, è stata presentata questa sera all'interno del Festival dello Sport di Trento, ovvero in casa RCS-Gazzetta, con Cristina Fantoni e Nino Morici a condurre un evento che ha visto ospiti gli ultimi due vincitori, Primoz Roglic e Jai Hindley, il campione di riferimento del movimento italiano, Filippo Ganna, e due grandissimi ex come Vincenzo Nibali e Peter Sagan.

E' una partenza in linea con i tempi, quindi parecchio impegnativa – le parole di Mauro Vegni, il direttore del Giro, riferendosi ai primi giorni in Piemonte e non solo – Abbiamo voluto cambiare format rispetto a quest'anno, dove tutto si è deciso alla fine. La settimana conclusiva non vedrà montagne così impegnative per recuperare”.

La Grande Partenza, già ufficializzata lunedì scorso, da Venaria Reale per arrivare dopo soli 136 km (parecchie tappe corte in questo Giro) a Torino, dopo aver scalato il Superga in ricordo dei granata che perirono il 4 maggio 1949, visto che la frazione inaugurale andrà in scena proprio nel 75esimo anniversario da quella tragedia per il calcio mondiale, e il Colle Maddalena a soli 20 km dal gong. Poi il primo arrivo in salita ad Oropa già il secondo giorno, partendo da San Francesco al Campo, e probabile sprint nella Novara-Fossano, anche se c'è un dentello a meno di 3 km dal traguardo che può complicare i piani. Idem praticamente il giorno successivo, visto che dopo i 187 km della Acqui Terme-Andora, c'è il Capo Mele da scollinare ad appena 2mila metri dalla linea, con picchiata sulla cittadina ligure dopo aver affrontato in precedenza tutta l'Aurelia.

La Genova-Lucca (176 km) strizza l'occhiolino ai velocisti, pur con il Montemagno (4 km morbidi) a meno di una ventina di km dalla conclusione. Al sesto giorno, strade bianche ma con meno di 12 km di sterrato da Torre del Lago Puccini (Viareggio) a Rapolano Terme. Crocevia la prova contro il tempo da Foligno a Perugia (7^ tappa), con 37,2 km dei quali gli ultimi 5 in ascesa al 5-6%. Il secondo arrivo in salita a Prati di Tivo, nell'arrivo abruzzese dopo 150 km con start da Spoleto e l'ascesa caratteristica della Tirreno-Adriatico che propone 14,6 km al 7% di media.

Da Avezzano a Napoli, superando i 200 km, si chiude la prima settimana arrivando nel capoluogo campano per il terzo anno consecutivo, salendo a Monte di Procida come nel 2022 per gli ultimi 35 km complicati e ricchi di strappi.

In Campania anche dopo il giorno di riposo, da Pompei a Cusano Mutri, soli 141 km con tante insidie e l'erta conclusiva di Bocca della Selva, quasi 18 km vicini al 6%. Undicesima tappa da Foiano di Val Fortore a Francavilla al Mare, 203 km con una nuova opportunità per gli sprinter, diverso il discorso per la Martinsicuro-Fano (183 km) coi muri marchigiani negli ultimi 110 km, da Recanati a Osimo sino a quello di San Costanzo piazzato ad una decina di km dall'arrivo. Piattone invece per la 13esima, da Riccione a Cento lungo 179 km, poi week-end cruciale a chiudere la seconda settimana.

Prima i 31 km della seconda crono, da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda, ed ecco il tappone alla 15^ giornata di corsa con i 220 km (e 5200 mt di dislivello) da Manerba del Garda a Livigno, salendo il Colle San Zeno, poi l'Aprica dopo la risalita verso Edolo, ma soprattutto i 33 km per superare quota 2300 mt della Forcola di Livigno, che propone gli ultimi 18 km sopra il 7% e terminerà a 20 dall'arrivo; discesa su Livigno e dopo un breve tratto di respiro la novità dell'arrivo al Mottolino, sede dei Giochi Olimpici Invernali 2026 con lo sterrato per salire vicino ai 2400 mt di altitudine, con gli ultimi 6 km attorno all'8%.

Ultimo riposo e poi le Dolomiti: alla 16^ tappa, Livigno-Monte Pana (202 km), arrivando in Val Gardena dopo aver scalato in avvio Eira, Foscagno e lo Stelvio dal versante di Bormio, anche se tutto si deciderà tra il Pinei (23 km al 5%, si scollina a soli 12 km dal gong) e l'erta conclusiva da Ortisei, 6 km al 6,5% ma gli ultimi 2200 metri sopra il 10%. Terzo arrivo in salita consecutivo il giorno successivo, da Selva di Val Gardena al Passo del Brocon lungo 154 km: Passo Sella in partenza, il Rolle e la Gobbera a precedere le due ascese verso il traguardo, con versanti differenti e gli ultimi 12 km al 6,4%.

Si respirerà con la Fiera di Primiero-Padova, chances per le ruote veloci dopo 166 km decisamente morbidi, e prima del volo direzione Roma per la passerella di domenica 26 maggio, come nel 2023, le due frazioni che chiuderanno i giochi per la classifica.

Alla 19^ con la Mortegliano-Sappada, scalando Duron (4,4 km durissimi e vicini al 10%) ai -50 km, Sella Valcalda e la lunga cavalcata verso il paese friulano, arrivando prima a Cima Sappada con 6-7 km molto impegnativi sopra l'8%, e gli ultimi 6 km in falsopiano. Ventesima tappa, invece, da Alpago a Bassano per 175 km con doppia scalata al Monte Grappa dal versante più duro, proponendo 18,2 km all'8,1% di pendenza media, con ultimo scollinamento ai -30 e la picchiata finale davvero tosta.

Totale dei km in programma: 3321.

A Trento è stato lanciato anche il Giro d'Italia Women, per la prima di RCS Sport quale organizzazione della corsa rosa femminile: in realtà, il percorso verrà svelato solo entro fine anno, con Elisa Longo Borghini e Letizia Paternoster madrine d'eccezione per il “Trofeo Infinito” che la vincitrice alzerà al cielo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
32
Consensi sui social