Il Giro Donne nasce sotto una cattiva stella: crono cancellata, che beffa per Letizia Paternoster

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Stradagiro donne 2023

Il Giro Donne nasce sotto una cattiva stella: crono cancellata, che beffa per Letizia Paternoster

A Chianciano Terme vince il maltempo: la prova contro il tempo viene stoppata definitivamente dopo un'ottantina di partenze e con la trentina che aveva bruciato di pochi centesimi Van Vleuten, Dygert e Vos.

Un Giro Donne nato sotto una cattiva stella, dai problemi economici legati alla produzione tv, che hanno messo in pericolo la stessa disputa della corsa a tappe di riferimento del movimento italiano, a quanrto successo quest'oggi nel cronoprologo che avrebbe dovuto aprire l'edizione 2023.

Avrebbe, appunto, visto che la sfida contro il tempo di 4,4 km nel cuore di Chianciano Terme, è stata cancellata dopo un'ottantina di partenze, con pioggia e grandine che hanno portato all'interruzione definitiva dopo che già ci si era fermati per quasi mezz'ora poco dopo il via.

In realtà, nel primo pomeriggio la situazione a livello meteo era pure migliorata, ma alcuni tratti erano letteralmente allagati e le tempistiche dilatate, con la tappa che sarebbe terminata non prima delle 16.30-17.00, anziché alle 15.30 come previsto, hanno portato la giuria alla cancellazione visto che non c'era più la garanzia di poter mantenere chiuse le strade al traffico come stabilito con la Questura.

Una beffa per Letizia Paternoster (Jayco-Alula), che sognava la maglia rosa e una vera e propria rinascita, lei grande talento del ciclismo azzurro che solo in questo 2023 si sta ritrovando vicina ai livelli attesi e dimostrati nelle categorie giovanili. La trentina classe '99 era stata perfetta, bruciando per soli 5 centesimi l'iridata (e vincitrice del Giro 2022) Annemiek Van Vleuten, con la classifica provvisoria, anche se dovevano scendere in strada rivali pericolosissime per il successo di giornata come Wiebes e Longo Borghini, davvero regale con Marianne Vos e Chloe Dygert ad un soffio dal miglior crono, con la statunitense della Canyon-SRAM pure caduta e capace di siglare un tempo clamoroso considerando i secondi persi.

Buon per Marta Cavalli e Gaia Realini, forse le due migliori carte italiane per la generale, visto che in questa crono avevano già lasciato sul piatto secondi importanti rispetto a Van Vleuten, in attesa di vedere la prima battaglia in salita domani, con il Passo della Colla a precedere la picchiata finale verso Marradi.

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