Il Giro si lancia nella notte di Pescara, è la vigilia della grande partenza. Monte Lussari, a rischio la cronoscalata?

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Il Giro si lancia nella notte di Pescara, è la vigilia della grande partenza. Monte Lussari, a rischio la cronoscalata?

La sfilata delle 22 squadre al via anticipa le operazioni preliminari, prima della cronometro di sabato che strizza l'occhio a Ganna, Evenepoel, Roglic e Kung. La clamorosa indiscrezione di "Sporza": l'UCI avrebbe inviato una lettera all'organizzazione per cambiare il percorso della penultima tappa, visto che non ci sarebbe la possibilità di seguire i corridori neppure con le moto.

Il Giro d'Italia numero 106 ha vissuto la sua presentazione ufficiale, giovedì sera nel cuore di Pescara, ovvero nel contesto di Piazza Salotto dove hanno sfilato i 176 corridori che saranno protagonisti delle tre settimane in rosa.

Sabato lo start con la cronometro di 19,6 km da Fossacesia Marina a Ortona, con la grande attesa per i primi duelli tra Remco Evenepoel e Primoz Roglic, i grandi favoriti per la vittoria finale, ma innanzitutto per il terzo assalto alla maglia rosa d'apertura per Filippo Ganna. In chiave Italia, tra la cinquantina di corridori al via della gara di casa, la speranza per la classifica generale è legata principalmente a Damiano Caruso, dopo il forfait di Giulio Ciccone causa Covid, proprio nel Giro al via dal suo Abruzzo.

Il ragusano, nella Bahrain-Victorious che ieri ha perso, sempre per una positività al Covid, un elemento importante come l'elvetico Gino Mader, ha però chiarito, parlando proprio sul palco della presentazione, di voler “provare a vincere innanzitutto una bella tappa, tornando nella mia corsa preferita e sperando di rivivere le emozioni di due anni fa, magari però non per la classifica generale.

Abbiamo un team forte su ogni terreno”.

Nella giornata di ieri, il portale belga “Sporza” ha lanciato una clamorosa indiscrezione riguardo alla ventesima tappa (in programma sabato 27 maggio), l'attesissima e decisiva cronoscalata da Tarvisio al Monte Lussari. Una scelta, quella di RCS Sport, che aveva già creato polemiche a livello ambientale per l'arrivo in una location così particolare, ma a quanto pare la realizzazione del progetto sarebbe davvero a rischio.

Già definita da tempo l'impossibilità di fare salire le ammiraglie nei 7 km conclusivi, vista la carreggiata ridotta e le pendenze, l'idea è sempre stata quella di mettere a disposizione una moto per assistere ogni corridore in caso di problemi tecnici; a quanto pare, neppure questa soluzione sarebbe attuabile, pur dividendo le partenze in blocchi con pause di 45 minuti (essendoci una sola via d'accesso al Lussari), con l'UCI che avrebbe inviato una lettera a RCS per trovare un'alternativa a livello logistico o addirittura cambiare il percorso.

Oggi si terrà una riunione, nella giornata di vigilia dello start, con i capi squadra coinvolti.

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