Milan gigante sfortunato: fora ai -9 km ed è 2° nella volata di Roma vinta da Merlier. Pogacar, il Giro è tuo

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Stradagiro d'italia 2024

Milan gigante sfortunato: fora ai -9 km ed è 2° nella volata di Roma vinta da Merlier. Pogacar, il Giro è tuo

Che rabbia per il friulano, che vince la maglia ciclamino ma deve accontentarsi della piazza d'onore nello sprint finale dell'edizione dominata dallo sloveno, sul podio con Martinez e Thomas. Tiberi 5° e maglia bianca, applausi per Pozzovivo all'ultima passerella. Bettiol conquista la Boucles de la Mayenne, in Norvegia esulta Kristoff con la generale per Laurance.

Il finale di Tim Merlier, al terzo centro in questo Giro d'Italia pareggiando i conti con Jonathan Milan, ancora 2° alle spalle del belga della Soudal-Quick in una volata romana particolarmente sfortunata per il friulano della Lidl-Trek, e di Tadej Pogacar che festeggia la sua prima maglia rosa, al debutto nel primo GT stagionale provando poi, tra poco più di un mese con lo speciale start da Firenze, a firmare la leggendaria doppietta con il Tour de France.

Nella capitale, all'ombra del Colosseo, la conclusione della 107esima edizione di un Giro dominato dal fenomeno sloveno della UAE Emirates, che concluderà con 9'56” di vantaggio su Daniel Felipe Martinez (Bora-Hansgrohe) e oltre 10 minuti su Geraint Thomas, con il gallese della Ineos Grenadiers che a 38 anni sale ancora sul podio, dopo il 2° posto del 2023. E dietro a Ben O'Connor, quarto per la Decathlon AG2R La Mondiale, sorride l'Italia con Antonio Tiberi, 5° e maglia bianca, a 22 anni e con il futuro davanti come per Giulio Pellizzari, grande protagonista in montagna nell'ultima settimana e corridore più giovane in gara, mentre il più “anziano” era il compagno di squadra Domenico Pozzovivo, che è stato omaggiato dal gruppo, visto che il lucano ha concluso il suo 18esimo (record come Miro Panizza) e ultimo Giro d'Italia, concluso di nuovo in top 20, tagliando il traguardo all'inizio del circuito finale di Roma in solitudine, salutando il pubblico, la corsa rosa e il grande ciclismo.

Poi è stata bagarre per la volatona finale e Jonathan Milan è stato il protagonista sfortunato dell'epilogo, visto che a poco più di 9 km dall'arrivo, la maglia ciclamino ha rotto la catena, trovandosi a cambiare bicicletta e perdere oltre 50 secondi dal plotone, che ha raggiunto (sfruttando ogni scia possibile delle ammiraglie, ma nei limiti del regolamento) a 4 km dall'arrivo con un inseguimento pazzesco, nel quale ovviamente ha speso tantissimo.

La Lidl-Trek è stata eccezionale a riportare il suo leader in testa al gruppo quando mancava meno di un km e mezzo alla linea del traguardo, ma allo sprint non c'è stato niente da fare con un Tim Merlier che, sui sampietrini del rettilineo conclusivo, è risultato imprendibile per il campione olimpico, secondo (per la quarta volta in questo Giro) e comunque felice per aver conquistato, come nel 2023, la classifica a punti davanti a Groves, oggi ancora terzo (l'australiano dell'Alpecin-Deceuninck è rimasto a secco in questa edizione), e lo stesso Merlier.

Quarta piazza di giornata per Fernando Gaviria (Movistar), poi i “soliti” Van Dijke e Aniolkowski su due italiani, Alberto Dainese (due quarti posti e il settimo di Roma il bottino del padovano della Tudor, che ha pagato il grave infortunio di inizio stagione) e Giovanni Lonardi.

Se il più combattivo del Giro è risultato Julian Alaphilippe, vincitore della tappa di Fano, a proposito di maglie c'è quella azzurra dei GPM andata a Tadej Pogacar, che si è preso pure sei successi parziali, con l'Italia che ha messo assieme cinque frazioni, con le tre di Milan alle quali si aggiungono la cronometro del Garda vinta da Ganna e l'impresa di Vendrame a Sappada.

 

LE ALTRE CORSE

 

Il Giro di Norvegia, corsa categoria ProSeries lungo quattro tappe, si è concluso come da tradizione in quel di Stavanger con il padrone di casa e principe di questo arrivo, Alexander Kristoff, che ha regalato alla Uno-X il terzo successo nell'arco di tre settimane, chiudendo la volata ristretta dell'ultima frazione davanti a Jordi Meeus (Bora-Hansgrohe), che l'aveva piegato il giorno precedente, e un bel Wout Van Aert, con l'asso belga della Visma già all'attacco sullo strappo ai -8 km seguendo Vacek e il leader della generale Laurance, per poi piazzarsi terzo.

In classifica, Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck) non ha avuto problemi a difendere la sua maglia, conquistando la corsa scandinava con 12” di margine su Bart Lemmen (Visma) e 13 sul norvegese Adne Holter (Uno-X); miglior italiano Luca Vergallito, compagno del vincitore e 12esimo.

E' arrivato un bel successo tricolore alla Boucles de la Mayenne, altra corsa di categoria ProSeries che ha visto Alberto Bettiol, vincitore sabato in solitudine nella tappa più impegnativa della quattro giorni transalpina, conquistare la classifica generale con 23” di margine su Benoit Cosnefroy (Decathlon) e 28 sull'altro transalpino Axel Zingle (Cofidis). Nell'ultima frazione, l'EF-EasyPost del toscano ha controllato benissimo la situazione, con l'arrivo di Laval risultato poi caotico tra cadute, quella di Norsgaard all'ultima curva, e due dei fuggitivi di giornata che hanno resistito per un soffio al ritorno del gruppo, regolato da Matteo Moschetti 3° con tanti rimpianti. Il successo è andato così al francese Valentin Retailleau (ancora Decathlon) davanti allo spagnolo Gorka Sorarrain (Caja Rural).

Si è corsa in questa domenica pure la Rund um Koln (categoria 1.1), la classica di Colonia con il prevedibile arrivo a ranghi compatti che ha premiato il giovane olandese Casper Van Uden (DSM-Firmenich): battuto nettamente Biniam Girmay (Intermarché), 2° davanti ai belgi Blouwe (Bingoal) e Taminiaux (Alpecin).

Conclusione e... hat-trick alla RideLondon Classique, appuntamento del Women's World Tour con la tre giorni sulle strade britanniche, per una devastante Lorena Wiebes: l'olandese della SD Worx-Protime non ha concesso nulla alle rivali neppure sul traguardo finale di Londra, battendo come il giorno precedente la connazionale Charlotte Kool (DSM-Firmenich) e la compagna di squadra Lotte Kopecky, le stesse che la seguono sul podio della generale, rispettivamente a 25 e 26 secondi.

Peccato per Letizia Paternoster, sempre in top ten (8^ nella frazione conclusiva) e quarta in classifica con lo stesso tempo della campionessa del mondo, mentre Soraya Paladin chiuderà quarta nella generale.

 

Video : Jonathan Milan sfiora il miracolo, ma a Roma vince Merlier: rivivi l'ultima volata del Giro d'Italia

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