Pellizzari incanta sul Grappa, Pogacar e la sesta sinfonia per chiudere il Giro in bellezza con Tiberi 5°

Pellizzari incanta sul Grappa, Pogacar e la sesta sinfonia per chiudere il Giro in bellezza con Tiberi 5°
Info foto

LaPresse

Stradagiro d'italia 2024

Pellizzari incanta sul Grappa, Pogacar e la sesta sinfonia per chiudere il Giro in bellezza con Tiberi 5°

La ventesima tappa della corsa rosa vede lo sloveno prendersi, come promesso, un altro successo in quel di Bassano dominando in maniera totale: nella generale, confermato il 2° posto di Martinez e il 3° di Thomas, con Antonio Tiberi in top five e maglia bianca. Bettiol, splendida vittoria e maglia di leader alla Boucles de la Mayenne.

Tra due ali di folla, un pubblico pazzesco sul Monte Grappa e poi lungo gli ultimi km nel cuore di Bassano, Tadej Pogacar non ha tradito le attese regalando l'ennesimo spettacolo del suo Giro d'Italia perfetto, il primo della carriera al debutto sulle strade di una corsa rosa che ha onorato con la bellezza di sei successi di tappa.

L'ultimo oggi nel tappone con la doppia scalata ad un luogo simbolo per tutta l'Italia, e nella seconda occasione l'asso sloveno del Team UAE Emirates ha attaccato dopo il lavorone dei compagni, Majka come sempre per ultimo, andando a riprendere un meraviglioso Giulio Pellizzari, ancora una volta grandissimo protagonista attaccando nella prima ascesa al Grappa e transitando per primo dopo aver agguantato gli ultimi tre (Janssens, il compagno Tonelli e il “solito” Pelayo Sanchez) degli 11 fuggitivi che hanno caratterizzato questa ventesima tappa.

Non solo, il classe 2003 marchigiano della VF Group Bardiani CSF Faizané ha poi staccato tutti e provato in ogni modo a resistere alla furia di “Pogi” che, attaccando a poco più di 5 km dall'ultimo scollinamento, quando mancavano 36 km alla conclusione, ha ripreso in meno di 2mila metri il talento già sul podio dell'Avenir.

La maglia rosa ha presto guadagnato un paio di minuti su tutti i rivali, mantenendoli nei 30 km finali di discesa, intervallati dallo strappo del Pianaro dove Pogacar ha pure avuto il tempo, la lucidità e il cuore di passare la borraccia ricevuta dall'ammiraglia ad un giovane tifoso, dopo averne dovuti respingere tanti, troppi esagitati negli ultimi km del Grappa.

Al traguardo, Tadej arriverà con 2'07” di margine sul gruppetto degli altri big, regolato da Valentin Paret-Peintre (Decathlon), decisivo per la difesa del 4° posto in classifica del compagno O'Connor, che si era staccato con Thomas da Tiberi e Martinez nella fase conclusiva dell'ascesa decisiva al Grappa, ma solo di quella dozzina di secondi poi recuperata. Terzo proprio il colombiano della Bora-Hansgrohe, che sigilla una splendida piazza d'onore nella generale, seppur a 9'56” da un Pogacar che, in termini di distacco, ha rispettato se vogliamo in pieno le attese della vigilia per un Giro da padrone assoluto. Non si registrava un distacco del genere tra il primo e il secondo da quasi 60 anni, quando Vittorio Adorni concluse il Giro del 1965 con oltre 11 minuti su Italo Zilioli.

Primo podio in un GT per Martinez, secondo consecutivo nella corsa rosa (dopo l'amaro 2° del 2023) per Geraint Thomas (a 10'24”), oggi 7° alle spalle di Tiberi, Rubio e Pellizzari (che si piazza 2° nella classifica della maglia azzurra dietro solo a Pogacar), con O'Connor che sarà 8°. Parliamo di Antonio Tiberi, che chiuderà così 5° in GC, dopo aver provato eccome a prendersi il 4° dell'australiano della Decathlon (davanti a lui di 42”), e con la maglia bianca di miglior giovane davanti a Thymen Arensman, che oggi ha ceduto oltre 3 minuti salvando comunque il 6° posto su Rubio, 7° in risalita, con Hirt 8° e Bardet che invece ha perso due posizioni, da 7° a 9° con la top ten completata da Storer.

Italia che piazza altri tre corridori a ridosso delle prime dieci posizioni, con Filippo Zana (che era nono, ma oggi ha patito tantissimo chiudendo a quasi 10 minuti da Pogacar) 11° davanti a Lorenzo Fortunato e Davide Piganzoli, quest'ultimo alla prima partecipazione alla corsa rosa proprio come Pellizzari e capace di regalare un bel risultato, col 13° finale, alla sua Polti-Kometa.

Domenica la passerella romana, con Jonathan Milan (già certo della sua maglia ciclamino) che punterà al poker di vittorie personali.

 

LE ALTRE CORSE

 

Che bella vittoria, la seconda stagionale dopo la Milano-Torino, per Alberto Bettiol che ha firmato un gran assolo, attaccando a 8 km dalla conclusione, nella terza tappa della Boucles de la Mayenne, corsa transalpina di categoria ProSeries che ora vede il fiorentino dell'EF-EasyPost nuovo leader della generale.

Sul traguardo di Villaines la Juhel, il 30enne toscano è arrivato con 17” di margine su un gruppetto regolato da Marc Hirschi (UAE Emirates) su Delettre e Cosnefroy, con quest'ultimo che cede la maglia gialla a Bettiol, che guida prima della giornata conclusiva (che prevede una tappa non particolarmente impegnativa a Laval) con 23” di vantaggio proprio sul transalpino della Decathlon e 28 sull'altro francese Axel Zingle (Cofidis).

Terza tappa anche al Giro di Norvegia, sempre a livello di gare ProSeries, e spunta allo sprint il belga Jordi Meeus (Bora-Hansgrohe), capace di trafiggere sull'arrivo di Egersund il ceco Pavel Bittner (DSM-Firmenich) e il padrone di casa Alexander Kristoff (Uno-X), rimontato negli ultimi metri e 3° davanti ad un Wout Van Aert oggi voglioso di gettarsi di nuovo nella mischia e buon 4° su Elia Viviani.

Maglia di leader che rimane saldamente sulle spalle di Axel Laurance (Alpecin-Deceuninck), che conserva 12” su Bart Lemmen (Visma) e 13 sul norvegese Holter della Uno-X. Luca Vergallito, 11°, è il miglior azzurro in classifica generale.

La seconda frazione delle tre in programma alla RideLondon Classique, appuntamento del Women's World Tour, ha visto invece trionfare ancora nella volatona di Maldon una straripante Lorena Wiebes: di nuovo pilotata da Lotte Kopecky, semplicemente perfetta con la sua maglia iridata anche nel ruolo di lead-out, l'olandese della SD Worx non ha avuto problemi a regolare, per il bis della tappa inaugurale di venerdì, la connazionale Charlotte Kool (DSM-Firmenich), con la stessa campionessa del mondo terza davanti a quattro italiane, ovvero Letizia Paternoster (già 2^ ieri), Soraya Paladin, Maria Giulia Confalonieri e Camilla Eleonora Gasparrini.

In classifica, Wiebes guida con 20” di vantaggio su Kopecky e 21 rispetto al duo Paternoster-Kool.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
13
Consensi sui social