Pogacar regala spettacolo anche a Fossano, ma è sprint e Merlier beffa di un soffio un grande Milan

Pogacar regala spettacolo anche a Fossano, ma è sprint e Merlier beffa di un soffio un grande Milan
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Stradagiro d'italia 2024

Pogacar regala spettacolo anche a Fossano, ma è sprint e Merlier beffa di un soffio un grande Milan

Giro d'Italia, 3^ tappa: clamoroso attacco nel finale dello sloveno in tandem con Thomas, il gruppo li riprende ai 300 metri e il belga brucia il friulano, costretto a partire lunghissimo, con Girmay terzo.

E' ancora spettacolo sulle strade del Giro e buona parte del merito, ancora una volta, è di Tadej Pogacar anche se il vincitore di giornata è Tim Merlier (Soudal-Quick Step), al secondo centro sulle strade della corsa rosa e sempre nella prima volata in Piemonte, come gli riuscì al suo debutto nel 2021 in quel di Novara, che oggi ha ospitato la partenza della terza tappa conclusasi sul lungo rettilineo di Fossano.

Ottavo timbro nel gran 2024 del belga, che ha beffato in rimonta Jonathan Milan (al quinto secondo posto al Giro d'Italia dopo i quattro dello scorso anno), costretto a rimanere al vento in un finale a dir poco caotico anche per “colpa” della... maglia rosa.

Andiamo con ordine: non c'è una vera e propria fuga di giornata, anzi nei primi 80 km non accade proprio nulla, ma lo sprint per la maglia ciclamino (vinto da Milan, così come successivamente l'Intergiro) accende una bagarre clamorosa, con buona parte dei velocisti più attesi che si ritrovano in fuga con quasi un minuto e mezzo di vantaggio sul plotone. Per recuperare i 25 uomini davanti, la Bahrain per Bauhaus, la Movistar di Gaviria e la Polti-Kometa di Lonardi ci metteranno 40 km a chiudere, nel vento che provoca anche la spaccatura del gruppo, con la maglia bianca Uijtdebroeks che rischia grosso, prima di salvarsi.

A Cherasco ecco lo sprint per gli abbuoni in chiave generale e un Pogacar insaziabile che si va a prendere 2”, poi sull'ultimo strappo, a 3 km dalla conclusione, Mikkel Honoré accende la miccia e il fenomeno della UAE Emirates, col simbolo del primato addosso (e un curioso pantaloncino in tinta ciclamino, anziché rosa) per il primo giorno dopo l'impresa di Oropa, segue il danese portandosi dietro anche Geraint Thomas.

Il rilancio dello sloveno in rosa è devastante, solo il gallese secondo in classifica (a 46”, Dani Martinez resta terzo a 47) ne tiene la ruota e quei 4-5 secondi di margine non bastano per un soffio, visto che “Pogi” molla per ultimo ad appena 250 metri dall'arrivo, con lo sprint lanciato e Milan che deve esporsi spendendo tanto prima di lanciare la sua volatona che per un soffio non diventa vincente, con Merlier (nuova maglia ciclamino, a pari punti proprio col friulano) a batterlo e Biniam Girmay (Intermarché) terzo in gran rimonta, davanti a Biermans (Arkéa), Andresen che ha sprintato per la DSM con Jakobsen subito in difficoltà in salita, Kooij (Visma) solo sesto e Vernon (Israel) settimo, mentre Alberto Dainese (Tudor), ben lanciato da Trentin nella baraonda conclusiva, si è spento negli ultimi 150 metri chiudendo 10°, comunque davanti a big delusi come Molano, Groves, Ewan e Bauhaus.

Martedì la quarta frazione, con traguardo sì per velocisti ad Andora, ma come oggi particolare visto che ai 3 km si scollinerà Capo Mele e il finale in discesa, tra l'altro col pericolo meteo (viene data una concreta possibilità di pioggia), che sarà davvero da brividi visto che solo i 700 metri finali saranno piatti.

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