Pogacar, solo tu! Un finale da fenomeno della maglia rosa per battere Ganna a crono e ipotecare il Giro

Pogacar, solo tu! Un finale da fenomeno della maglia rosa per battere Ganna a crono e ipotecare il Giro
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Stradagiro d'italia 2024

Pogacar, solo tu! Un finale da fenomeno della maglia rosa per battere Ganna a crono e ipotecare il Giro

I 40 km a cronometro da Foligno a Perugia regalano un'ascesa conclusiva favolosa da parte dello sloveno, che recupera oltre un minuto al verbanese, amaro 2° a 17". Gran sesto di Tiberi che torna pienamente in classifica, dove ora "Pogi" ha già oltre due minuti e mezzo di vantaggio su Martinez e Thomas prima dell'arrivo in salita di sabato a Prati di Tivo.

Sessantaquattro secondi recuperati a Filippo Ganna in poco più di 6 km, la maggior parte in salita verso Perugia.

Ha ricordato in parte l'impresa alla Planche des Belles Filles che gli valse il primo Tour de France, quasi quattro anni fa, ma Tadej Pogacar, dopo la sua prima tappa al Giro d'Italia arrivando in solitudine al Santuario di Oropa, questa volta ha timbrato la prima crono alla corsa rosa, dominando in maniera clamorosa il finale della sfida contro il tempo da Foligno a Perugia, 40,6 km volati oltre i 47 km/h di media per battere 17” il campione d'Italia e due volte iridato, trafitto dalla maglia rosa dopo aver atteso per quasi due ore speranzoso di sbloccarsi in questo Giro, anche se il verbanese aveva confessato di non essere completamente soddisfatto della sua prova ai microfoni di Rai Sport, convinto che qualcuno avrebbe potuto batterlo.

Eppure, “Top Ganna” aveva avuto pure un piccolo vantaggio su “Pogi” nella prima parte di questa cronometro chiave, ovvero il vento contrario aumentato e che aveva portato lo sloveno ad accumulare 47” di ritardo dopo 34 km, ai piedi dei tosti 6600 mt conclusivi, tanto che la sesta prova del tic tac messa in bacheca alla corsa rosa (dove il campione della Ineos non vince dalla crono conclusiva dell'edizione 2021 a Milano) sembrava cosa fatta.

Pogacar invece si è dimostrato di un altro pianeta rispetto a tutti nel tratto a lui più congeniale, dopo aver già guadagnato comunque in pianura su tutti i rivali per la generale, trionfando in maglia rosa davanti a tre alfieri dello squadrone britannico: dietro a Ganna, infatti, hanno concluso Magnus Sheffield (3° a 49”) e Thymen Arensman, 4° a 1'00”, con Schachmann ottimo 5° a 1'05” e Antonio Tiberi che dopo l'amarezza di Oropa si riscatta in pieno rientrando nei giochi anche per il podio, 6° a 1'21” con tanti avversari diretti alle spalle del giovane laziale della Bahrain-Victorious.

Luke Plapp si è guadagnato la maglia bianca (che verosimilmente cederà presto) chiudendo 7° a 1'45”, Daniel Felipe Martinez chiude 8° in rimonta a 1'49” e si salva bene, precedendo Bjerg e un deludente Geraint Thomas, 10° a 2 minuti netti da un Pogacar che precedeva il gallese, prima di questa tappa, di “soli” 46 secondi.

Poi O'Connor e un buon Lorenzo Milesi 12°, mentre Cian Uitjdebroeks, che deve ancora migliorare tantissimo contro il tempo, limita in qualche modo i danni pagando comunque 2'55”, scendendo dal 4° al 7° posto di una generale che vede Tadej Pogacar in rosa con la bellezza di 2'36” di vantaggio su Martinez, 2'46” su Thomas, oltre 3 minuti e mezzo rispetto a O'Connor, Plapp, Lutsenko e Uijtdebroeks (a 3'50”, ma vicinissimo al 4° posto), con Tiberi in risalita a 4'11” davanti ad altri due italiani che attualmente occupano la top ten, seppur già a quasi 5 minuti dal dominatore del Giro, ovvero Filippo Zana (ottima crono considerate le sue caratteristiche) 9° e Lorenzo Fortunato 10°, dal 6° di questa mattina dopo la gran 4^ piazza di Oropa.

A proposito di arrivi in salita, sabato il secondo di questa edizione della corsa rosa, con i 14 km al 7% verso Prati di Tivo, ma con parecchia salita sin dal principio di una tappa breve ma esplosiva.

Al Giro di Ungheria è andata in scena la terza tappa, quella più attesa con l'arrivo abbastanza impegnativo (12,5 km al 5,6%) di Kekesteto, che ci ha fatto vedere ancora tutto il talento di Thibau Nys: il talentuosissimo belga della Lidl-Trek ha saltato negli ultimi metri Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe), con il campione di Germania che aveva attaccato a meno di 2 km dall'arrivo e sarà terzo, con Diego Ulissi che non è riuscito a tenere la ruota di Nys, chiudendo comunque secondo che è la stessa posizione del livornese di casa UAE Emirates nella generale, con due frazioni rimaste in programma, alle spalle di Nys per 4”.

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