Pogacar sul velluto anche a Prati di Tivo: è tripletta in rosa, Martinez, O'Connor e un solido Tiberi alle sue spalle

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Pogacar sul velluto anche a Prati di Tivo: è tripletta in rosa, Martinez, O'Connor e un solido Tiberi alle sue spalle

Giro d'Italia, 8^ tappa: la UAE Emirates "spegne" la fuga di Bardet e, anche sul secondo arrivo in salita dopo Oropa, lo sloveno non ha problemi a regolare, attendendo lo sprint, il colombiano e l'australiano, con Antonio Tiberi 4° e sempre più vicino alla top five della generale.

Con un filo di gas, dimostrando ancora una volta una superiorità schiacciante nei confronti dei rivali, che per lui in questo Giro non sono tali, firmando così il tris personale dopo Oropa e la cronometro di ieri a Perugia.

Anche su Prati di Tivo (al debutto per un arrivo di tappa nella corsa rosa) c'è il timbro a fuoco di Tadej Pogacar, sempre più leader di un'edizione 107 che, dopo sole otto frazioni, a meno di situazioni clamorose è decisa per la maglia rosa finale a Roma, ma certamente molto aperta per il podio visto il livellamento, prevedibile, alle spalle dell'asso sloveno.

C'era la possibilità che la seconda tappa di montagna potesse aprirsi all'arrivo di una fuga da lontano, ma con Romain Bardet tra i 14 che hanno attaccato dopo 30 km verso il primo GPM di Forca Capistrello, la UAE Emirates ha deciso di non lasciare spazio al francese (distante poco più di 5 minuti dalla maglia rosa e, alla vigilia di questo Giro d'Italia, tra i candidati per la top five), tirando tutto il giorno per chiudere sulla salita finale, con Valentin Paret-Peintre ultimo a mollare a meno di 5 km dalla conclusione.

Rafal Majka è stato l'ultimo uomo perfetto per un Pogacar che, però, a differenza di Oropa ha deciso di non spremersi, attendendo di fatto lo sprint finale dopo aver chiuso su un paio di attacchi di Antonio Tiberi negli ultimi 2 km; nei 200 mt conclusivi, Daniel Felipe Martinez non ha potuto nulla contro il padrone in rosa, con il colombiano secondo (come sei giorni fa sul primo arrivo in salita) così come in classifica e Ben O'Connor terzo, davanti a Tiberi, quarto, e Thomas che si è potuto solo difendere, 5° anticipando Rubio e Uijtdebroeks, con Arensman in ripresa e, dopo aver lavorato per “G”, ottavo. Hanno ceduto nettamente Plapp, che lascia di nuovo la maglia bianca a Cian Uijtdebroeks, e in casa Jayco-Alula anche Filippo Zana, così come Alexey Lutsenko che di fatto vede Lorenzo Fortunato diventare il nuovo faro dell'Astana per la classifica.

Nella generale, infatti, “Pogi” guida con 2'40” su Martinez e 2'58” su Thomas, poi troviamo O'Connor a 3'39”, Uitjdebroeks a 4'02”, Tiberi a 4'23” (il leader della Bahrain-Victorious si gioca la maglia bianca con il belga della Visma) e Fortunato 7° a 5'15”, davanti a Rubio, Arensman e Hirt.

Domenica la tappa di Napoli prima del giorno di riposo, oltre 200 km con un finale esplosivo, adatto agli attaccanti, attorno al Monte di Procida.

Al Giro di Ungheria, è arrivato il bis in 24 ore di Thibau Nys, straripante in maglia gialla anche sull'arrivo in lieve ascesa di Etyek, perfetto per le caratteristiche del talento belga di casa Lidl-Trek che ha regolato Marc Hirschi e, dopo quattro frazioni sulle cinque in programma, guida la generale con 14” su Diego Ulissi, oggi ottavo, e 16 rispetto a Emanuel Buchmann.

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