Primo arrivo in quota al Giro: si va oltre i 2000 mt di Campo Imperatore, sarà Evenepoel vs Roglic?

E' il giorno del primo arrivo in salita, dopo l'antipasto di Lago Laceno che non ha regalato particolari emozioni.

Il Giro torna in Abruzzo, dopo la grande partenza, per entrare nel cuore del Gran Sasso d'Italia con l'arrivo a Campo Imperatore, che riporta ai ricordi dell'edizione 1999 con l'assolo di Marco Pantani e del 2018, quando Simon Yates anticipò tutti in maglia rosa.

La settima frazione scatterà da Capua e proporrà un menu di 218 km: i primi 70 sono praticamente in pianura, poi si comincerà a salire ancora prima di affrontare il GPM di 2^ categoria verso Roccaraso. A quel punto di nuovo tanto falsopiano e spazio per recuperare sino agli ultimi 40 km; prima si andrà verso Calascio, oltre 12 km al 6,5% (2^ cat.), poi comincerà praticamente subito la lunghissima ascesa conclusiva, nel complesso 26 km al 3,5%, ma la pendenza media è chiaramente attenuata da vari tratti in contropendenza.

Negli ultimi 10 km non si scendera più, ma saranno gli ultimi 4,5 quelli tosti, sia per la quota (con l'arrivo posto a 2135 mt) che per la media, oltre l'8%.

Sarà Remco Evenepoel vs Primoz Roglic con il belga pronto a riprendersi la maglia rosa “concessa” al norvegese Andreas Leknessund? Probabile, ma su una salita così regolare la forza della Ineos Grenadiers, sulla carta la squadra più forte anche per le tappe di montagna con i vari De Plus, Sivakov e Arensman in supporto dei leader Thomas e Geoghegan Hart, potrebbe venire fuori e lo scenario verosimile è quello di uno sprint a ranghi ristretti tra i big, sempre che non arrivi la fuga da lontano di uomini fuori classifica.

Partenza in programma alle ore 11.20 (gong poco dopo le 17.00), con diretta tv dalle 10.30 su Rai Sport e dalle 11.00 su Eurosport 1.