Sulla Marmolada esplode tutto: Hindley stronca Carapaz e vede rosa, Covi si regala un trionfo speciale

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Sulla Marmolada esplode tutto: Hindley stronca Carapaz e vede rosa, Covi si regala un trionfo speciale

L'ultimo arrivo in salita del Giro vede l'ecuadoriano crollare negli ultimi 3 km, l'australiano ha 1'25" prima della crono di Verona ed è ad un passo dal suo primo GT. Che bella l'impresa in fuga del varesino, Ciccone è terzo. Per Nibali grande difesa del 4° posto nella generale.

Una tappa deludente sino ai 5 km finali, i più duri della Marmolada?

Forse sì, ma in pochi minuti è successo tutto quello che non avevamo visto in quasi tre settimane, con la maglia rosa Richard Carapaz in crisi e uno strepitoso Jai Hindley capace di volare verso l'ipoteca del Giro d'Italia 2022, guadagnando quasi un minuto e mezzo nei confronti del campione olimpico.

Nel frattempo, la ventesima tappa ci regalava il quarto sigillo di un corridore italiano: un altro giovane, dopo Dainese, Oldani e Ciccone, con Alessandro Covi che arriva in perfetta solitudine oltre i 2000 mt del Passo Fedaia, finalizzando una fuga di 15 uomini (dentro come al solito anche Van der Poel) dopo essersene andato a metà del Passo Pordoi, Cima Coppi di questo Giro.

Quasi due minuti e mezzo di margine all'inizio dell'ascesa finale per il 23enne varesino del Team UAE Emirates, e alla fine gli rimarranno 32 secondi nei confronti di Domen Novak (Bahrain-Victorious), secondo appena davanti a Giulio Ciccone, che ci ha provato in tutti i modi per cogliere il suo secondo successo in questa corsa rosa.

Per Covi, si tratta del primo a livello World Tour e naturalmente in un GT, dopo il 2° posto dello scorso anno a Montalcino, ma questo ragazzo aveva già fatto vedere splendide cose ad inizio stagione, vincendo subito a Murcia e poi in Andalusia.

Dietro, con il gruppo maglia rosa fuori dai giochi di tappa ancora una volta (è la decima fuga che arriva su venti frazioni in linea...), nonostante il lavoro della Bahrain-Victorious per contenere il gap da Covi & Co., cambia tutto nei 3 km più duri del Fedaia. Carapaz risponde in un primo momento a Hindley, poi salta dopo che lo stesso Kamna (staccatosi dalla fuga in supporto del capitano della Bora-Hansgrohe) si mette a disposizione dello scalatore australiano, che vola via e guadagnerà la bellezza di 1'28” sul leader della Ineos.

Alla vigilia della cronometro di Verona, come accadde nell'ottobre 2020, Hindley è in maglia rosa ma questa volta è tutto diverso: se all'epoca si trovava con lo stesso tempo di Tao Geoghegan Hart, questa volta il margine è decisamente rassicuranete considerando i soli 17 km contro il tempo, tra l'altro con la salita delle Torricelle nel mezzo.

Mikel Landa delude nel momento clou, ma col suo ritmo riesce comunque a concludere davanti a Carapaz, rimanendo 3° in classifica ad appena 26 secondi dal campione olimpico, seppur con pochissime chances di poterlo scavalcare domenica nell'ultima tappa. Vincenzo Nibali si difende più che bene per salvare il suo 4° posto in GC, a 7'57” da Hindley e con quasi un minuto nei confronti di Pello Bilbao, 5° con 12” su Hirt e oltre 2 minuti su Buchmann. E può sorridere anche Domenico Pozzovivo, che rimane 8° con un vantaggio rassicurante rispetto a Juanpe Lopez e Hugh Carthy, che completano l'attuale top ten.

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