Un giorno da leggenda al Giro, Pogacar per lo show e sarà super sfida per il podio: si arriva ai 2387 metri del Mottolino

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Stradagiro d'italia 2024

Un giorno da leggenda al Giro, Pogacar per lo show e sarà super sfida per il podio: si arriva ai 2387 metri del Mottolino

Da Manerba del Garda alla montagna sopra Livigno, 222 km per il vero tappone di questa edizione, con il meteo (e il rischio neve in quota) che sarà fattore chiave come l'altitudine. Il Mortirolo a 70 km dalla conclusione potrebbe accendere la bagarre, ma tutto dipenderà dalla gestione della maglia rosa: dopo il Foscagno, i 4700 metri finali tutti in salita. Si parte alle ore 10.40, Tiberi è la speranza italiana per attaccare la zona podio.

Un giorno da leggenda, una tappa che potrebbe diventare epica tra difficoltà altimetriche, a livello meteo e con quel fuoriclasse che risponde al nome di Tadej Pogacar che ha promesso spettacolo, per la frazione più attesa del Giro d'Italia n° 107.

Sono 222 km da Manerba del Garda a Livigno, 15esima tappa che concluderà la seconda settimana prima del riposo e delle prossime due giornate in alta montagna tra Val Gardena e Passo del Brocon: ieri nella cronometro sul Garda, “Pogi” ha ulteriormente allungato sui primi inseguitori in classifica, Geraint Thomas e Daniel Felipe Martinez che si trovano rispettivamente a 3'41” e 3'56”, con Antonio Tiberi 5° e in maglia bianca, a 5'17” dallo sloveno e 42” dall'australiano Ben O'Connor, quarto. Attenzione però anche a Zana e Fortunato, in top ten e pronti ad attaccare da lontano per un successo di tappa che sarebbe prestigiosissimo (e un discorso simile vale per Pozzovivo e Piganzoli, scalatori puri che si trovano in zona top 15).

Si comincerà a ballare con il GPM di 3^ categoria a Lodrino, ma soprattutto, dopo 65 km, con lo scollinamento sul Colle San Zeno (2^ categoria), che propone 13,7 km vicini al 7% di media; dopo un lungo tratto di vallata per arrivare a Edolo, ecco che rispetto al percorso originale (modificato a marzo, con il mancato passaggio in Svizzera verso la Forcola di Livigno) si svolterà a destra per approcciare, dal versante più “morbido” di Monno, il Mortirolo: 1^ categoria da 12,7 km al 7,7% di media. In cima mancheranno 68 km, con la discesa temibilissima anche perchè il pericolo che cominci a piovere proprio in quella fase di tappa pare molto concreto.

Salendo poi in quota, con temperature vicine allo 0°C, potrebbe arrivare anche un po' di nevischio: 25 km di falsopiano tendente a salire anticiperanno infatti l'ascesa al Passo del Foscagno, salendo da Isolaccia: 15 km al 6,4% (altro GPM di 1^ categoria), arrivando a 2291 mt quando saremo a poco meno di 9 km dall'arrivo.

Discesa di 4 km verso il Ponte del Rez, poi l'ascesa conclusiva (sempre di 1^ categoria) di 4700 metri al 7,8% di media: i primi 3 km sono abbastanza morbidi verso il Passo di Eira, poi la svolta a sinistra ed ecco i 1800 mt conclusivi per arrivare agli impianti sciistici del Mottolino (sito olimpico dei Giochi di Milano Cortina 2026), con una pendenza media che diventa del 10% con punta al 19 all'altezza della flamme rouge.

Una rampa micidiale, al termine di una tappa devastante con oltre 5000 mt di dislivello, per tagliare il traguardo a quota 2387 metri e scoprire, verosimilmente, chi rimarrà in lotta almeno per il podio, ipotizzando che Pogacar abbia già in mano questo Giro sinora dominato come da pronostico, ma che ora proporrà la settimana più dura.

La partenza da Manerba del Garda è prevista alle ore 10.40, con l'arrivo attorno alle 16.45: diretta tv dalle 9.45 su Rai Sport, dalle 10.15 su Eurosport 1 e Discovery+.

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