Van Aert al Giro 2024? L'idea è concreta, ma non per fare classifica. Pogacar vorrebbe tutto, ma...

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Stradagiro d'italia 2024

Van Aert al Giro 2024? L'idea è concreta, ma non per fare classifica. Pogacar vorrebbe tutto, ma...

Dopo il "lancio" della Gazzetta dello Sport e il rinvio di ogni decisione da parte del manager Plugge, si continua a discutere su cosa possa fare l'asso belga nella prossima corsa rosa. Lo sloveno non vorrebbe lasciare perdere le classiche, ma per tentare la doppietta non c'è alternativa: le parole di Mauro Gianetti forse allontanano "Pogi" dal debutto al Giro.

Se i big da corse a tappe rischiano di latitare al Giro d'Italia 2024, la corsa rosa potrebbe contare su un nome di primissimo piano tra gli uomini da classiche, come fu per Van der Poel nel 2022 e Pedersen nel 2023.

Wout Van Aert sta seriamente pensando al debutto nel primo GT stagionale, come ha confermato “La Gazzetta dello Sport” innescando anche la miccia riguardo la possibilità che il belga ragioni in chiave classifica generale, visto che la nuova Jumbo non porterà uomini da vittoria finale dopo il rosa di Roglic 2023, visto che Vingegaard e Kuss andranno direttamente al Tour (e probabilmente entrambi anche alla Vuelta).

In realtà, l'ipotesi più plausibile è che WVA punti sì a vestire il simbolo del primato resistendo ad Oropa e pensando alla tappa delle strade bianche e alla prima cronometro di Perugia, ma ragionando sui vari obiettivi, a partire dalla ricerca ossessiva di una monumento in primavera (sinora in bacheca c'è solo la Sanremo), arrivando alle Olimpiadi, che Van Aert preparerebbe saltando probabilmente il Tour, e poi ai Mondiali di Zurigo, è decisamente complicato che pur parlando di un fuoriclasse assoluto possa realmente mirare ad una classifica sulle tre settimane.

Richard Plugge, general manager del team olandese, ha rinviato ogni tipo di decisione al camp di dicembre quando verranno definiti i programmi di tutti i leader dello squadrone pigliatutto nell'annata appena conclusa, ma c'è da considerare pure che Olav Kooij, il gioiellino di casa Jumbo tra i velocisti, debutterà in un GT nel 2024 e sarà tra Giro o Vuelta.

Tadej Pogacar, invece, correrà per la prima volta il Giro d'Italia? Le ultime dichiarazioni di casa UAE Emirates, con lo stesso sloveno che ha nicchiato sul tema in occasione del criterium di Singapore disputato domenica scorsa, e il team principal Mauro Gianetti che, intervenendo al podcast di tuttobiciweb, “Bla Bla Bike”, ha rinviato anche in questo caso una decisione ufficiale, sottolineando però che il percorso del Tour si presenta bello tosto e la sfida con Vingegaard da preparare al meglio, non come accaduto quest'anno con la caduta alla Liegi.

Ecco, il tema delle classiche può frenare il tentativo di doppietta tanto atteso da parte del campionissimo di Komenda: Pogacar, infatti, non vuole rinunciare al sogno della Milano-Sanremo, ma anche di tornare a vincere la Liegi e magari fare il bis del Fiandre, escludendo a priori solo la Roubaix.

E dopo il Tour ci sarà l'assalto olimpico e soprattutto la maglia iridata da provare a conquistare su un percorso impegnativo, una gara quella mondiale alla quale “Pogi” tiene particolarmente come ha rimarcato anche recentemente. “Vorrei fare tutto, ma qualche scelta bisogna pur farla”. Il sacrificio sarà ancora legato al Giro?

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Dopo l'anticipazione di Cicloweb, giungono informazioni sul fatto che RCS Sport, dopo aver rinviato il lancio del percorso per i problemi con la grande partenza dall'Albania, informerà le squadre sui dettagli del tracciato già nelle prossime settimane. L'obiettivo? Convincere almeno due tra Vingegaard, Evenepoel e Roglic (con Pogacar che difficilmente ci sarà) a dire sì alla corsa rosa.