A Legnano c'è la sorpresona Van Tricht! La Coppa Bernocchi parla ancora la lingua fiamminga

La prima vittoria da pro, a 25 anni e dopo essersi inventato una corsa un po' folle, entrando nella fuga di giornata a quasi 160 km dall'arrivo, prima che Sven Van Tricht regolasse i sei avversari del finale a Legnano, con uno sprint eterno per conquistare la 105esima edizione della Coppa Bernocchi.

La seconda prova del Trittico Lombardo, che fa parte del calendario ProSeries, parla la lingua fiamminga come un anno fa, quando si impose Wout Van Aert, e l'alfiere dell'Alpecin-Deceuninck è certamente una grande sorpresa per una classica che vedeva al via nomi come Evenepoel, Hirschi e Roglic.

Il belga e lo svizzero ci hanno provato, attaccando ad una settantina di km dal gong, mentre lo sloveno si è ritirato poco dopo e, ai -50, partiva l'azione dei quattro uomini che, assieme a Van Tricht, Lemmen e Pinarello reduci della fuga iniziale, hanno caratterizzato il finale.

Bart Lemmen è stato strepitoso, andandosene sull'ultima scalata al “Piccolo Stelvio” quando mancavano quasi 32 km alla conclusione, ma l'olandese della Visma Lease a Bike è stato ripreso proprio all'altezza della flamme rouge, prima dei tentativi di Sivakov e Powless e dello sprint formidabile di Van Tricht, che ha battuto nettamente Alex Baudin (Decathlon AG2R La Mondiale) e Roger Adrià della Red Bull-Bora Hansgrohe, già 6° all'Emilia, con Powless ai piedi del podio davanti agli stessi Lemmen, Sivakov e Pinarello.

Martedì la gara più attesa del Trittico, la Tre Valli Varesine che vedrà tornare in gara Tadej Pogacar, per la seconda uscita in maglia iridata dopo il dominio sul San Luca. Si preannunciano scintille con Evenepoel e non solo...