Adam Yates, tappa e maglia consolidata in Svizzera ma che Almeida! Merlier su Philipsen in Belgio, peccato Dainese

Adam Yates, tappa e maglia consolidata in Svizzera ma che Almeida! Merlier su Philipsen in Belgio, peccato Dainese
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Adam Yates, tappa e maglia consolidata in Svizzera ma che Almeida! Merlier su Philipsen in Belgio, peccato Dainese

La UAE Emirates domina anche sull'arrivo di Carì, con il portoghese (poi secondo, così come nella generale) che lancia il britannico, mentre crolla Skjelmose e Bernal è gran terzo. Prima volatona al Giro del Belgio e i padroni di casa dominano, in Slovenia è 2° il padovano ad un soffio da Bauhaus, mentre il Giro Next Gen è feudo della Lotto-Dstny.

Una squadra superiore a tutte, la UAE Team Emirates, uno strepitoso Joao Almeida e la finalizzazione del leader in maglia gialla (conquistata ieri con il 2° posto sul San Gottardo), Adam Yates che pone una seria ipoteca sull'87° Giro di Svizzera arrivando in solitaria sul traguardo della quinta frazione, 148 km da Ambrì a Carì, seppur con soli 5 secondi di margine sul compagno di squadra portoghese.

Per lo scalatore britannico terzo centro in una stagione complicatasi maledettamente per la caduta (con trauma cranico e stop di varie settimane) rimediata all'UAE Tour, mentre nella corsa elvetica che lancerà gli stessi Yates e Almeida verso il Tour de France al fianco di Pogacar, tutto sta filando per il verso giusto.

Come oggi, con la sua squadra che ha controllato benissimo la fuga di cinque uomini (Rubio, Williams, Lutsenko, Peters e Staune-Mittet) ripresi praticamente ai piedi della salita finale, a 11 km dall'arrivo: a quel punto Christen e Del Toro hanno fatto il resto, alternandosi con la Ineos di Bernal, poi ai -6 si è messo al comando Joao Almeida ed è stata davvero strepitosa la progressione del lusitano, sino a quando a 1700 mt dal traguardo Yates ha accelerato per arrivare in solitaria.

Almeida ha avuto la forza di recuperare e saltare Riccitello, Bernal e Mas, gli unici corridori rimasti coi due leader della UAE Emirates, per chiudere secondo con margine sui rivali, visto che Egan sarà comunque ottimo 3° a 16”, appena davanti al giovanissimo statunitense Matthew Riccitello (Israel) e ad un Enric Mas che, dopo aver tenuto la ruota del vincitore sino a 800 metri dal gong, ha ceduto di schianto concludendo 5° a 22”.

A quasi un minuto il duo britannico formato da Oscar Onley (DSM-Firmenich), bravissimo nella corsa del rientro dopo la nuova frattura alla clavicola rimediata ad inizio stagione, e Tom Pidcock buon 7° su Higuita, Gall e i delusi di casa Visma, con Uijtdebroeks 10° e Kelderman ancora più lontano, alle spalle pure del vero sconfitto di giornata, Mattias Skjelmose Jensen che ha lasciato sul piatto 1'41” finendo, nel caso del danese della Lidl-Trek vincitore del TdS nel 2023, al 6° posto della generale a 2'17” da Yates.

Adam guida quindi con 35” su Almeida, 1'11” rispetto a Bernal, 1'49” su Mas e 1'53” rispetto a Riccitello. Domani altro arrivo in salita, ma al termine di una mini tappa (dopo la cancellazione causa neve in quota del Nufenenpass) di meno di 50 km con traguardo posto sull'erta di Blatten, prima delle giornate decisive a Villars sur Ollon sabato e domenica.

Al Giro di Slovenia, seconda tappa e nuova volata a Rogaska Slatina, seppur non a ranghi compatti visto che sulla salita più impegnativa a 80 km dalla conclusione hanno ceduto in tanti, compreso il leader e vincitore del giorno precedente, Dylan Groenewegen, con una corsa tostissima e Mikkel Honoré (EF) ripreso ad appena 2 km dalla conclusione dopo una grande azione.

Nello sprint, condizionato in parte da una caduta, Phil Bauhaus ha coronato il lavorone dei compagni di casa Bahrain-Victorious, riuscendo a saltare negli ultimi metri Alberto Dainese, ad un passo dal secondo timbro in un 2024 per lui non facile (e il padovano della Tudor è 2° anche in classifica alle spalle del tedesco). Terzo Mezgec, che ha sprintato per la Jayco-Alula mancando Groenewegen, poi Koch e Narvaez prima di quattro italiani, con Covi 6° su Fiorelli, Lonardi e Moschetti.

Seconda frazione anche per il Giro del Belgio, altra corsa di categoria ProSeries che terminerà domenica: volatona doveva essere e così è stato lungo la costa di Knokke-Heist, con un podio regale che ha visto Tim Merlier (Soudal) anticipare e beffare Jasper Philipsen (Alpecin, che aveva lanciato benissimo il vincitore della Milano-Sanremo) e Olav Kooij (Visma), mentre Soren Waerenskjold (Uno-X), oggi 7°, ha mantenuto la leadership in classifica.

Fa festa invece la Lotto-Dstny al Giro Next Gen, con Steffen De Schuyteneer che regola, sul traguardo della quinta tappa a Cremona, Tim Torn Teutenberg (Lidl-Trek) costretto ad un altro 2° posto in volata e Lorenzo Conforti (VF Group Bardiani) e Andrea D'Amato (Biesse-Carrera), rispettivamente 3° e 4° e di nuovo protagonisti. Il team belga guida anche la generale visto che domani, verso il secondo arrivo in salita a Fosse (con una salita finale nella località veneta davvero dura, ultimi 9 km all'8,6%), in maglia rosa ci sarà ancora Jarno Widar con 34” sul francese Rondel e 47 rispetto allo spagnolo Torres.

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