Alaphilippe si lecca le ferite della Liegi, martedì riparte il World Tour con il Romandia

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Alaphilippe si lecca le ferite della Liegi, martedì riparte il World Tour con il Romandia

Il campione del mondo ha riportato varie fratture, in particolare alla scapola: sarà una corsa contro il tempo per presentarsi al via del Tour. Da domani la corsa svizzera, con Thomas (campione in carica) e un Caruso che punta molto in alto.

La Liegi-Bastogne-Liegi che ha visto Remco Evenepoel regalarsi la prima classica monumento della carriera, è stata purtroppo anche la corsa delle cadute, in particolare quella clamorosa di gruppo avvenuta a 60 km dalla conclusione.

Tra i vari corridori infortunati, colui che ha avuto la peggio è Julian Alaphilippe: il fuoriclasse transalpino, che ha ricevuto subito i soccorsi del connazionale Romain Bardet, che ha assistito al terribile volo a bordo strada con l'iridato finito praticamente contro un albero, è ancora ricoverato in ospedale (è stato trasferito a Herentals) dopo aver rimediato due costole fratturate, uno pneumotorace e la frattura della scapola. I tempi di recupero non saranno brevi, anche se qualche speranza di farcela per il Tour (al via il prossimo 1° luglio da Copenaghen) ancora esiste per il faro della Quick Step-Alpha Vinyl che si è consolata, quantomeno, con il primo trionfo in una monumento di Evenepoel.

 

GIRO DI ROMANDIA

 

Il World Tour ripartirà già domani, martedì 26 aprile, con la prima delle sei tappe in programma sulle strade del Giro di Romandia.

Solitamente antipasto del Giro d'Italia, in realtà dalla corsa svizzera a quella rosa, al via il 6 maggio da Budapest, ci saranno ben pochi corridori che affronteranno entrambi gli appuntamenti; tra questi, il rientrante Fernando Gaviria, in gara a due mesi dalla frattura alla clavicola rimediata alla Omloop Het Nieuwsblad. Il velocista colombiano farà parte di una UAE Emirates ambiziosa per tappe e classifica con il padrone di casa Marc Hirschi, il talento Juan Ayuso e lo statunitense Brandon McNulty.

Si comincerà dal cronoprologo di 5100 metri previsto a Losanna, poi arrivo mercoledì sullo strappo di Romont, altra tappa mossa (ma con finale in pianura) nel circuito attorno a Echallens, infine le salite attorno a Valbroye e soprattutto il tappone di sabato con traguardo oltre quota 1600 mt d'altitudine a Zinal. Decisiva, però, la cronoscalata di domenica da Aigle a Villars, quasi 16 km con gli ultimi 10 in ascesa oltre l'8% di pendenza media.

Il favorito numero 1, verosimilmente, è il campione in carica Geraint Thomas che guiderà la Ineos Grenadiers e ha mostrato un'ottima condizione nelle classiche ardennesi in favore dei compagni di squadra. La coppia della Bora-Hansgrohe formata da Vlasov e Higuita potrà contrastare il team britannico, così come la Bahrain-Victorious di Damiano Caruso, che punta forte su questa corsa (e le cronometro sono ideali per il siciliano rispetto ad altri scaloatori), Jack Haig e Gino Mader.

Fuglsang e Woods saranno i leader della Israel, Ben O'Connor dell'AG2R Citroen e Ion Izagirre (Cofidis), altra coppia interessantissima in casa Groupama-FDJ, con Pinot e Storer reduci da un ottimo Tour of the Alps, mentre la Jumbo-Visma avrà Kuss e Kruijswijk per la classifica, ma anche Rohan Dennis per puntare ai successi parziali nelle prove contro il tempo.

L'Italia può avere buone carte da classifica generale anche con Mattia Cattaneo (Quick Step), Matteo Sobrero che ha ricevuto i gradi di capitano per la BikeExchange, ma pure il giovanissimo Antonio Tiberi della Trek-Segafredo.

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