Aleotti, che gran colpo in Slovenia per tappa e maglia. Ancora UAE allo Svizzera, stavolta vince Almeida

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Aleotti, che gran colpo in Slovenia per tappa e maglia. Ancora UAE allo Svizzera, stavolta vince Almeida

Il modenese trionfa in solitaria a Rogaska Slatina beffando Narvaez (e in top 5 ci sono anche Zana e Pellizzari), mentre la sesta del Tour de Suisse a Blatten vede un'altra doppietta degli emiratini, con Adam Yates che resiste in giallo. Philipsen torna a vincere nel suo Belgio, Giro Next Gen con il monopolio di Widar che esulta anche sul secondo arrivo in salita.

Un'altra doppietta di casa UAE Emirates, ma a ruoli invertiti.

Sul terzo arrivo in salita consecutivo del Giro di Svizzera, in cima ai 7 tostissimi km dell'erta di Blatten, tocca a Joao Almeida vincere e tenere apertissimi i giochi per la vittoria finale dell'edizione n° 87, dopo che il compagno Adam Yates aveva dato la sensazione di poter bissare quanto realizzato ieri a Carì.

Una frazione sprint, la sesta della corsa elvetica, visto che dopo la cancellazione (già annunciata una decina di giorni fa) del Nufenenpass, si è partiti da Ulrichen per affrontare soli 42,5 km volati in meno di un'ora: giornata particolare, ma i valori sono rimasti quelli visti nei giorni scorsi, con Christen e Del Toro che hanno chiuso sui fuggitivi di giornata per lanciare, quando mancavano ancora 3500 metri alla cima, la maglia gialla.

Yates ha guadagnato quei 6-7 secondi sul trio formato da Skjelmose, Bernal e Almeida, con il portoghese che ha sfruttato benissimo la situazione per rimanere a ruota e poi, con la sua classica progressione, fare la differenza nell'ultimo km agguantando il britannico per poi pure staccarlo nei 250 metri conclusivi: Joao, al 1° centro stagionale e 12° da pro, ha guadagnato 4” (e altri 4 di abbuoni) ad Adam, portandosi a 27” in una classifica che si deciderà a Villars sur Ollon tra sabato, con un altro traguardo in quota, e domenica con la cronoscalata finale.

Terzo posto a 9” per un ritrovato Skjelmose (Lidl-Trek), ieri crollato a Carì e oggi capace nel finale di guadagnare qualcosa su Egan Bernal, quarto a 15”, anche se il colombiano della Ineos Grenadiers (3° a 1'28” dalla maglia gialla) ha quasi un minuto ancora in GC sul danese, risalito da 6° a 4°. Quinto di giornata Lenny Martinez (praticamente fuori classifica, ma oggi finalmente pimpante), davanti a Pidcock che è sempre lì, Mas e Riccitello, mentre della top ten è “saltato” Uijtdebroeks, che ha ceduto quasi 3 minuti e mezzo.

La top five in classifica la completa per ora Enric Mas (Movistar), a 2'38” da Yates e 14” da Skjelmose, ma dietro al maiorchino possono ancora puntare ad un bel risultato finale Riccitello, Pidcock e lo stesso Onley, che oggi un po' ha pagato, mentre sta parzialmente deludendo Gall, 9° a ben 4 minuti dal leader.

Ha parlato italiano, non solo nel nome del vincitore, la terza tappa di un Giro di Slovenia che ora vede Giovanni Aleotti davanti a tutti. Lo scalatore modenese della Bora-Hansgrohe, a completa disposizione di Martinez al Giro d'Italia, si è giocato le sue carte alla grande nel complicato finale di Rogaska Slatina: soffrendo in salita, poi andandosene a 8 km dall'arrivo nella discesa finale, per prendere quella decina di secondi risultata decisiva per anticipare lo sprint del favorito di giornata, Jhonatan Narvaez, con il campione di Ecuador secondo davanti al francese Jegal della TotalEnergies e altri due azzurri, Filippo Zana e Giulio Pellizzari, sempre davanti sull'erta decisiva e in particolare col marchigiano che potrebbe giocarsi la vittoria finale. Ora Aleotti guida con 12” di margine su Narvaez e 17 su Jegal a due tappe dalla conclusione.

Al Giro del Belgio è stata di nuovo volatona, sul traguardo di Scherpenheuvel-Zichem, e dopo quasi tre mesi (ma nel mezzo c'è stato il lungo periodo di riposo e preparazione post podio alla Roubaix e in chiave Tour) è tornato a vincere Jasper Philipsen. Trafitto 24 ore prima da Merlier, oggi la sua Alpecin-Deceuninck ha lanciato alla perfezione il belga, che ha dominato (per il quarto hurrà del suo 2024) regolando Olav Kooij (Visma) e Gerben Thijssen (Intermarché), con Tim Merlier amaro 4° in rimonta su Degenkolb e Mozzato, buon 6°.

In classifica, grazie agli abbuoni conquistati al “golden km”, Soren Waerenskjold (Uno-X) comanda con un buon vantaggio, avendo 11” rispetto al ceco Mathias Vacek della Lidl-Trek.

Sesta tappa e secondo arrivo all'insù al Giro Next Gen e il dominatore è sempre lui, il fenomenale classe 2005 Jarno Widar: il talentino della Lotto-Dstny ha risolto allo sprint la situazione sul traguardo di Fosse, battendo nettamente gli spagnoli Pablo Torres (UAE) e Pau Martì (Israel), con i due migliori italiani arrivati a quasi 1 minuti, ovvero Florian Samuel Kajamini della Colpack-Ballan che ha chiuso 8° e Alessandro Pinarello (VF Group Bardiani) 9°.

In classifica, a due giornate dalla conclusione, Widar è maglia rosa con 52” su Torres e 58 sul francese Rondel, agganciato al 3° posto dallo stesso Martì. Kajamini è 7°, Pinarello 9°.

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