Bagioli 4° e amaro nella morsa francese al Delfinato. Mareczko vince allo ZLM, Hirschi profeta in patria

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Bagioli 4° e amaro nella morsa francese al Delfinato. Mareczko vince allo ZLM, Hirschi profeta in patria

Il valtellinese beffato da Ferron nella fuga che ha caratterizzato la sesta tappa: ora le montagne decisive. Nella corsa olandese sigillo allo sprint di "Kuba" che batte il leader Kooij, mentre il GP du Canton d'Argovie premia lo svizzero della UAE Emirates. Intanto, Elisa Longo Borghini trionfa nell'arrivo in salita del Women's Tour.

Nella morsa dei francesi, per un quarto posto di giornata che risulta amaro per Andrea Bagioli.

Il valtellinese della Quick-Step Alpha Vynil è uno dei protagonisti della sesta frazione del Giro del Delfinato, terminata dopo quasi 200 km a Gap; oltre 140, Bagioli li trascorre nella fuga a 7 (con sei transalpini) che arriverà sino al traguardo, anche se nel frattempo si stacca Armirail. Considerato il più veloce del gruppo di testa, il classe '99 viene “messo in mezzo” all'ultimo km e sullo scatto di Valentin Ferron è lo stesso Bagioli a dover chiudere in prima persona, senza riuscirci per poi doversi accontentare della quarta piazza, battuto anche da Pierre Rolland, secondo, e Warren Barguil che chiude terzo.

Per Ferron, primo hurrà a livello World Tour e secondo sigillo in questo Dauphiné per la sua TotalEnergies, già vittoriosa nella seconda tappa con Vuillermoz.

In classifica generale non cambia nulla (i big sono arrivati a poco più di 30 secondi, col gruppo regolato da Molano che poi è stato squalificato per aver rifilato un pugno a Page pochi km prima del traguardo), con Wout Van Aert sempre in maglia gialla alla vigilia dei due tapponi di Vaujany, con Galibier e Croix de Fer in precedenza nella frazione di domani, e del Plateau de Solaison domenica.

Successo italiano che è arrivato invece allo ZLM Tour: la corsa a tappe nei Paesi Bassi, che terminerà domenica dopo cinque giorni di gara, vede esultare sull'arrivo di Buchten un gran bel Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix), che brucia il leader della generale Olav Kooij, vincitore delle prime due tappe anche se, proprio in quella di ieri, lo stesso “Kuba” l'aveva battuto prima di subire un declassamento più che discutibile. Oggi è arrivata la rivincita per lo sprinter bresciano, mentre Elia Viviani è sempre lì, oggi quarto, ma non riesce a sbloccarsi.

Si è corso in giornata anche in Svizzera con una corsa di alto livello come il GP du Canton d'Argovie (ex GP Gippingen): profeta in patria Marc Hirschi, bravissimo nel finale ad uscire dalla morsa di Intermarché e Lotto Soudal che avevano due uomini a testa nel gruppo di sette che si è giocato la gara nel circuito attorno a Leuggern. L'elvetico della UAE Emirates ha resistito nello sprint ristretto a Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe), costretto alla piazza d'onore davanti ad Andreas Kron e Lorenzo Rota, 4° e primo degli italiani con la top ten portata a casa anche da Diego Ulissi, nono.

A livello femminile, è arrivata un'altra gran bella soddisfazione con Elisa Longo Borghini: il tricolore della vincitrice della Roubaix 2022 è sventolato sulla Black Mountain, sede d'arrivo della penultima tappa del Women's Tour, l'appuntamento britannico con il massimo circuito. La verbanese ha battuto in uno sprint a cinque Kasia Niewiadoma e Grace Brown, con quest'ultima nuova leader della generale a pari tempo con la stessa Longo Borghini.

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