Bennett e Froome esclusi dal Tour, ecco le prime formazioni. Pogacar torna e vince ai nazionali come Van Aert

Settimana dedicata ai campionati nazionali, prima dell'appuntamento centrale della stagione, il Tour de France che scatterà il prossimo 1° luglio da Bilbao.

Giovedì è stata la giornata dedicata principalmente alle cronometro in giro per l'Europa (ma anche negli Stati Uniti, dove ha vinto un nome di “peso” come Brandon McNulty), con tanti big protagonisti. Dalla Francia con Remi Cavagna tornato a conquistare il titolo contro il tempo, alla Danimarca con Kasper Asgreen capace di battere Skjelmose Jensen e Bjerg, sino al poker di Filippo Ganna a Comano Terme, piegando Cattaneo e Sobrero, e all'attesa sfida in Belgio tra Wout Van Aert e Remco Evenepoel.

Una caduta dopo un paio di km della sua prova ha tagliato fuori il fenomeno della Soudal-Quick Step, con il rivale della Jumbo-Visma che poi ha dominato davanti al giovanissimo Segaert (maglia rosa per tre giorni al Giro Next Gen) e ad un altro talento come Herregodts, con lo stesso Evenepoel quarto.

E poi c'è stato il ritorno in gara, a due mesi dalla caduta alla Liegi, di un Tadej Pogacar senza particolari rivali (con le assenze di Roglic, Tratnik e Mohoric) lungo i 15,7 km di una sorta di cronoscalata verso Pokljuka, ma comunque convincente con una vittoria nettissima e oltre 5 minuti di margine sul secondo classificato.

“Pogi” che sfiderà alla Grande Boucle la maglia gialla in carica, Jonas Vingegaard, in un Tour che ha visto svelate sinora sette delle ventidue squadre presenti: non sono mancate già scelte a sorpresa, a partire dall'esclusione di Sam Bennett in casa Bora-Hansgrohe, con il team tedesco che ha ufficializzato 7 degli 8 uomini presenti in Francia scegliendo Jordi Meeus per le volate (l'ottavo selezionato sarà uno scalatore, probabilmente Higuita).

Nella Israel-PremierTech di Woods e Teuns, non c'è stato spazio per Chris Froome, quattro volte maglia gialla e voglioso di giocarsi una tappa, come lo scorso anno all'Alpe d'Huez quando fu terzo, ma escluso a sorpresa come risulta parzialmente inaspettata la mancata convocazione di Giacomo Nizzolo. Il brianzolo aveva perso il Giro d'Italia, con la squadra che aveva giustificato quella scelta per la scarsa condizione del proprio velocista di riferimento, ora questa nuova mazzata per il due volte ex tricolore.

Biniam Girmay guiderà l'Intermarché, nel debutto dell'eritreo al Tour, assieme all'uomo classifica Louis Meintjes, alla ricerca di un'altra top ten e supportato da buoni elementi e di esperienza come Teunissen e Rui Costa. Prima avventura alla Grande Boucle per i norvegesi della Uno-X, con l'esperienza di Kristoff e la freschezza di Waerenskjold con focus in particolare sulle volate, stesso obiettivo per buona parte della Jayco-Alula.

Il team australiano punterà su Dylan Groenewegen, con elementi solidi come Durbridge, Craddock, Juul-Jensen, Reinders e Mezgec, mentre in salita ci sarà Chris Harper a supportare l'uomo per la generale, Simon Yates, che due tappe al Tour le ha vinte nel 2019.

Capitano per la classifica con Romain Bardet e sprinter puro come Sam Welsford nei meccanismi del Team DSM, mentre la Lotto-Dstny, con Jacopo Guarnieri nel treno, chiederà almeno un successo di tappa a Caleb Ewan, chiamato a riscattare un'altra stagione difficile e con la squadra quasi completamente a disposizione del folletto australiano.

Ben diverso invece l'approccio della Groupama-FDJ, che ha lasciato a casa il velocista principe del team, Arnaud Demare, per lasciare spazio a David Gaudu, 4° in classifica nell'edizione 2022, con Thibaut Pinot al suo fianco e Stefan Kueng che ricoprirà un doppio ruolo, avendo libertà per le fughe.