Campionati nazionali: Pogacar al Tour da campione sloveno, Evenepoel firma il capolavoro in Belgio

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Campionati nazionali: Pogacar al Tour da campione sloveno, Evenepoel firma il capolavoro in Belgio

Dopo la vittoria di Simone Velasco a Comano Terme, è stata una domenica ricca di grandi battaglie in giro per l'Europa. In Francia l'assolo di Madouas, in Spagna domina la Movistar con Lazkano (che beffa Ayuso) come la Bora-Hansgrohe in Germania. E Van der Poel rimane stretto nella morsa Jumbo-Visma...

Un week-end ricco di rassegne nazionali di alto livello, con nuovi e vecchi campioni sul trono.

Partiamo dalla battaglia andata in scena lungo i 230 km attorno a Izegem, con il Kemmelberg affrontato per tre volte nella prima parte della corsa su strada che ha assegnato il tricolore belga: ha regalato spettacolo Wout Van Aert, in fuga per oltre 150 km ma ripreso ai -30, e ha raccolto Remco Evenepoel.

Il campione del mondo conquista il suo primo titolo (era già stato campione a crono lo scorso anno), scatenandosi nel finale per rompere il gruppo che a quel punto, con l'enorme lavoro svolto dall'Alpecin-Deceuninck del principale favorito, Jasper Philipsen, sembrava lanciato verso la volata.

Solo Alec Segaert, già 2° nella cronometro dietro a Van Aert dopo aver vestito la maglia rosa al Giro Next Gen, ha tenuto la ruota di Remco per provare a giocarsela nello sprint a due, che ha visto l'iridato imporsi nettamente e regalare un altro titolo alla Soudal-Quick Step. Ad una ventina di secondi, ha completato il podio Jasper Stuyven precedendo Tiesj Benoot.

Ha riconquistato il titolo nazionale di Slovenia un Tadej Pogacar da bis: al rientro in corsa tre giorni prima nella cronometro, dominata dal fenomeno della UAE Emirates, anche la prova su strada ha confermato le buone sensazioni verso l'assalto al terzo Tour de France. “Pogi” è andato via ben presto con Luka Mezgec, stroncando il connazionale della Jayco-Alula sullo strappo finale, mentre Matej Mohoric, che ha fatto quasi tutta la corsa con il compagno Govekar, ha chiuso terzo a quasi 5 minuti di distacco.

A Cassel è stato spettacolo sul durissimo percorso che ha assegnato il tricolore di Francia: ha dominato la Groupama-FDJ, ma soprattutto uno splendido Valentin Madouas, che andrà al Tour con una maglia ambitissima dopo aver tagliato in solitudine il traguardo con quasi 2 minuti di margine sul compagno di squadra Rudy Molard, che sul muro conclusivo ha staccato la coppia Trek-Segafredo formata da Bernard, 3°, e Gallopin rimasto giù dal podio in una corsa che ha visto uscire delusi Alaphilippe, che si è ritirato dopo essersi staccato già a quasi 100 km dall'arrivo, Gaudu crollato nel finale dopo una grande azione e lo stesso Cosnefroy.

In Olanda, ci ha pensato la Jumbo-Visma ad incastrare Mathieu Van der Poel, costretto al 3° posto alle spalle di due “calabroni” nella sfida di Sittard-Geleen. Nuovo titolo nazionale per Dylan Van Baarle che, dopo il brutto infortunio patito alla Roubaix, ritrova il sorriso staccando tutti a 10 km dall'arrivo, mentre MVDP si trovava costretto a marcare anche Olav Kooij, bravissimo a chiudere poi secondo dopo essere stato in fuga praticamente tutto il giorno.

A San Lorenzo del Escorial è stata fondamentale, pure in questo caso, la superiorità numerica e qualitativa del Team Movistar nei confronti di Juan Ayuso: il campione di Spagna è il giovane Oier Lazkano, partito in solitaria a 25 km dall'arrivo e capace di resistere alla disperata rimonta sul muro conclusivo di Juan Ayuso, che ha corso praticamente da solo ed è arrivato a soli 6” dall'alfiere del team di casa, che ha messo sul podio pure Alex Aranburu, terzo davanti a Jesus Herrada (4°).

E poi ancora ecco la prima vittoria da pro di Fred Wright (Bahrain-Victorious) in Gran Bretagna, con dedica a Gino Mader dopo aver stroncato nel finale, al termine di un confronto durissimo sugli strappi e sotto la pioggia di Saltburn by the Sea, James Knox (Soudal) e Stephen Williams (Israel).

A Bad Durrheim, nuova tripletta della Bora-Hansgrohe che ha rispettato i pronostici nel campionato tedesco: molto bella l'azione di Emanuel Buchmann, che ha staccato tutti in salita a poco meno di 40 km dall'arrivo e ha terminato con un minuto pieno di margine sui compagni di team Nico Denz, 2°, e Maximilian Schachmann, 3°. In Danimarca, sulle strade di Aalborg, prima maglia per Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo), sempre più in fiducia verso il Tour dopo aver già conquistato il Giro di Svizzera, mentre in Norvegia è monopolio Uno-X, con Fredrik Dversnes che, in quel di Sandnes, regola capitan Alexander Kristoff di 20 secondi.

Assolo di 100 km per Ben Healy, campione nella sua Irlanda su Rory Townsend e Sam Bennett, ha dominato in solitaria anche Quinn Simmons a Knoxville, per il titolo statunitense conquistato dal giovane di una Trek che si è presa pure il primo posto in Repubblica Ceca con Mathias Vacek (con la corsa slovacca nello stesso ambito che ha visto Peter Sagan, secondo dietro a Stocek, cadere sul traguardo nella volata decisiva), quello lussemburghese con Alex Kirsch e in Lettonia grazie a Emils Liepins.

Primo titolo rossocrociato per Marc Hirschi, che piega Debons e Pellaud, e la UAE Emirates esulta pure in Portogallo con i fratelli Oliveira: Ivo ha battuto Rui, con Joao Almeida che dopo aver vinto la crono ha concluso invece lontano.

Gregor Muhlberger ha portato un altro alloro alla Movistar stroncando Gamper in Austria, infine un nuovo titolo per Alexey Lutsenko in Kazakhstan.

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