Capolavoro mondiale di Matej Mohoric: l'iride Gravel è dello sloveno, Velasco (7°) miglior azzurro

Capolavoro mondiale di Matej Mohoric: l'iride Gravel è dello sloveno
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Capolavoro mondiale di Matej Mohoric: l'iride Gravel è dello sloveno, Velasco (7°) miglior azzurro

Nell'incantevole scenario del territorio trevigiano, l'ex vincitore della Sanremo conquista la seconda edizione del campionato del mondo di specialità, anticipando il belga Florian Vermeersch e il britannico Connor Swift. L'immenso Valverde 4°, tanta sfortuna per Van Aert che si deve accontentare della top ten.

Uno spettacolo assoluto, tra il muro di Ca del Poggio e i vigneti dove nasce il Valdobbiadene, per il secondo Mondiale Gravel della storia, ospitato di nuovo dall'Italia.

A Pieve di Soligo, la festa è tutta slovena con il capolavoro di Matej Mohoric, un vincitore che dimostra tutta la qualità della partecipazione all'appuntamento iridato di una specialità in continua evoluzione e che ha visto complessivamente 1800 atleti al via nella due giorni trevigiana.

A dieci anni dalla maglia iridata conquistata su strada tra gli U23, ai campionati del mondo di Firenze, “MM” ha coronato una stagione di qualità dominando nel finale questa gara, pur con il brivido di una caduta a 3 km dalla conclusione, quando già aveva quasi un minuto di vantaggio nei confronti di Florian Vermeersch, che alla fine sarà secondo a 45” dal vincitore, che l'ha staccato ai -18. In precedenza era con loro anche il britannico Connor Swift (che corre pro con la Ineos), capace comunque di salvare la medaglia di bronzo arrivando ad oltre 3 minuti e mezzo da Mohoric, ma che bello vedere l'immenso Alejandro Valverde, a 43 anni, lottare con dei ragazzini e piazzarsi quarto, regolando in volata lo statunitense Keegan Swenson (unico nome poco noto nella top ten se parliamo di corridori su strada, visto che parliamo di un biker).

E poi Quinten Hermans sesto appena davanti al miglior azzurro, Simone Velasco in gran rimonta e capace di prendersi un bel 7° posto, lui campione d'Italia in carica che si è tolto la soddisfazione di anticipare Wout Van Aert; il grande favorito della vigilia sarà ottavo, dopo un autentico calvario visto che, quando si trovava al comando, l'asso della Jumbo-Visma ha subito due forature e poi è caduto.

Ha onorato il Mondiale sino alla fine WVA, mettendosi dietro il secondo italiano della nazionale di Pontoni, il veterano Alessandro De Marchi 9° davanti all'austriaco Schoenberger.

Team azzurro che ha portato a casa, lo ricordiamo, la medaglia d'argento ieri nella gara femminile con Silvia Persico e ha potuto vivere un altro evento iridato di casa davanti ad un pubblico semplicemente da sogno.

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