Ciclomercato ancora attivissimo: dopo Guerreiro, la Movistar ufficializza anche Gaviria

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Ciclomercato ancora attivissimo: dopo Guerreiro, la Movistar ufficializza anche Gaviria

Mentre si richiedono le licenze all'UCI (con la Drone Hopper di Savio che rischia grosso), molti team devono ancora completare gli organici per il 2023. Il velocista colombiano approda alla corte di Unzue con un contratto annuale per cercare la rinascita.

Un ciclomercato ancora attivissimo, nonostante si vada verso fine ottobre e solitamente, con la stagione già conclusa da qualche giorno, i giochi sono ormai fatti.

Certo, in vista del 2023 i grandi colpi sono stati firmati da tempo, dagli ingaggi di Jumbo-Visma (Van Baarle e Kelderman) e UAE Emirates (Adam Yates e Wellens), anche se di movimenti clamorosi ce ne sono stati pochi, con i top blindati da contratti pluriennali, vedi Pogacar, Van Aert, Evenepoel, Van der Poel.

Ci sono come al solito tanti corridori in scadenza e attualmente senza squadra per la prossima annata che scatterà già a gennaio, su tutti Domenico Pozzovivo che ancora non ha trovato l'accordo, nonostante risultati buonissimi dall'8° posto in classifica al Giro d'Italia sino al podio recente all'Emilia, con l'Intermarché-Wanty Gobert.

Ieri è stata la giornata del Team Movistar, che ha completato il roster per il 2023 con tre corridori come il giovanissimo Ivan Romeo, talento iberico classe 2003, il portoghese Ruben Guerreiro, strappato all'EF (rescindendo il contratto che aveva durata di un altro anno) con un accordo su base triennale, e il nome più “pesante”, quello di Fernando Gaviria che ha firmato un contratto annuale. Una scelta ben precisa per rilanciarsi dopo tre stagioni molto difficili in maglia UAE Emirates, per lo sprinter colombiano che, a 28 anni, avrebbe ancora tante carte da giocarsi sul tavolo dei più grandi velocisti al mondo.

Intanto, è arrivata la prima lista di richiesta delle licenze all'UCI: sono 21 le domande pervenute per il World Tour, anche se la Uno-X (che si è rinforzata con un nome come quello di Alexander Kristoff e ha un progetto davvero importante in Norvegia) può solo sperare che ci siano problemi da parte di un altro team per entrare nel massimo circuito, non avendo i punti necessari. A livello Professional, ecco la sorpresa del possibile ingresso di una formazione italiana, il Team Corratec nato sulle ceneri della Vini Zabù e già protagonista di un ottimo 2022 tra le Continental; la compagine di matrice toscana potrebbe prendere il posto, diventando il terzo team “azzurro” in categoria con Eolo-Kometa e Greenproject Bardiani, di una Drone Hopper-Androni Sidermec in grave difficoltà, come ha ammesso da tempo patron Gianni Savio, che ancora spera in una soluzione per salvare una lunghissima tradizione di ciclismo ad alto livello.

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