E' la vigilia della prima Monumento, che attesa per la Sanremo: Pogacar e Van Aert i favoriti, ma può accadere di tutto

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E' la vigilia della prima Monumento, che attesa per la Sanremo: Pogacar e Van Aert i favoriti, ma può accadere di tutto

Sabato la "Classicissima di Primavera", con partenza da Abbiategrasso (unica novità nel percorso) e la conclusione dopo 294 km sul leggendario rettilineo di via Roma. Ci sono... quasi tutti (forfait per Pidcock e Matthews), con il campione in carica Mohoric, l'ultima di Sagan, le mine vaganti Van der Poel, Girmay e mille altre, Ganna compreso. Anche se i fari sono sul fenomeno sloveno della UAE e sul belga già vincitore nel 2020.

Una Milano-Sanremo attesa come non mai, per uno scontro tra giganti in un'edizione 2023 della prima monumento stagionale che vedrà in riviera sfidarsi quasi tutti i campioni del pedale.

E' vero, ci sono state le rinunce forzate di alcuni protagonisti degli ultimi anni, vedi Pidcock che ha appena vinto la Strade Bianche, ma è stato tagliato fuori dalla Classicissima per la caduta rimediata alla Tirreno, ma anche Matthews due volte a podio, e lo stesso Nizzolo stoppato dall'influenza.

Oggi alle ore 16.30, al Castello di Abbiategrasso, ci saranno però nomi straordinari per la presentazione ufficiale di una corsa che, legandosi proprio alla cittadina milanese, l'unica novità in termini di percorso la propone con la variazione dei primi 30 km, evitando appunto la partenza dal centro del capoluogo di regione (non senza polemiche).

Alle 9.55 di sabato lo start, poco prima delle 17.00 (ma potrebbe esserci vento a favore) il gong dopo 294 km in via Roma a Sanremo, dopo aver affrontato a metà percorso il Turchino, poi negli ultimi 50 km la leggendaria sequenza con i tre Capi (Mele, Cervo e Berta), la Cipressa dai -27 con i suoi 5.5 km dove potrebbe già accendersi la bagarre come l'anno scorso e il Poggio negli ultimi 10 km. I 3700 mt, con scollinamento quando mancheranno 5 km e mezzo al traguardo, probabilmente decisivi anche se poi potrebbe accadere di tutto in discesa, proprio come nel 2022 quando Matej Mohoric fece la differenza, oppure sui 2 km finali lungo l'Aurelia che fanno ripensare alla stoccata di Jasper Stuyven l'anno precedente.

I favoriti? Tadej Pogacar e Wout Van Aert su tutti: lo sloveno dominante alla Parigi-Nizza ritenta l'assalto ad una delle tre monumento che gli mancano. Nel 2022 fu quinto, dopo aver fatto il diavolo a quattro, sbagliando però i tempi, sul Poggio. Potrebbe staccare tutti sullo strappo simbolo? Forse sì, ma levarsi di ruota Wout Van Aert, che la Sanremo l'ha portata a casa nel 2020, sarà tutt'altro che semplice: il belga è salito di condizione nel corso della Tirreno-Adriatico e può vincere in ogni modo, anche se l'ipotesi di una volata abbastanza corposa sembra quella meno probabile.

Mathieu Van der Poel, 3° nel 2022, e Julian Alaphilippe, 1° nel 2019 e 2° nel 2020, saranno i leader di Alpecin-Deceuninck e Soudal-Quick Step, con le alternative in casa che rispondono ai nomi di Philipsen e Ballerini in caso di sprint.

L'impressione è che entrambi non siano al top della condizione, ma la classe di MVDP e del due volte iridato su strada ha pochi eguali. Matej Mohoric, il campione in carica, sta invece benissimo ed è pronto a cercare un altro colpaccio che, però, storicamente è complicatissimo; la coppia della Trek-Segafredo formata da Pedersen e Stuyven è tutt'altro che da sottovalutare, stesso discorso vale per Ewan e De Lie nella Lotto-Dstny che spera in un arrivo di gruppo abbastanza corposo, anche se sia l'australiano che il giovane fenomeno belga potrebbero avere la capacità di seguire i big sul Poggio.

Biniam Girmay, che debuttò 12 mesi fa giocandosela col gruppo dei migliori, ha preparato minuziosamente (e silenziosamente...) questo appuntamento e sarà il faro dell'Intermarché con Lorenzo Rota al suo fianco.

A proposito di italiani, è Filippo Ganna l'uomo con maggiori chances, vista la condizione del verbanese che sarà di fatto il punto di riferimento di una Ineos priva di Pidcock, seppur con l'ex vincitore Kwiatkowski.

Gaviria e Aranburu per la Movistar, Demare in casa Groupama-FDJ, e il “vecchio” Peter Sagan alla sua ultima recita in via Roma, lui che non ha mai conquistato una corsa perfetta per le sue caratteristiche e che in preparazione è parso lontano dai livelli dei suoi anni d'oro, sono altri nomi da tenere d'occhio come quelli, tornando in casa Italia, di Consonni, Trentin e Covi (anche se in UAE Emirates saranno verosimilmente sacrificati alla causa di Pogacar), Vendrame, Bettiol (in EF sarà da curare anche Cort Nielsen...), Milan, Mozzato.

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