E' un Jonathan Milan fantastico! E' bis su Philipsen al Renewi Tour, Roglic recupera tantissimo a O'Connor alla Vuelta

Ancora lui, ancora un fantastico Jonathan Milan sulle strade del Renewi Tour. E' la quinta vittoria in una decina di giorni, tra il Deutschland Tour e la doppietta nella corsa World Tour in Belgio, per il velocista di Buja che sì, ora sta dimostrando di poter diventare il numero 1 al mondo tra gli sprinter, se già non lo è visto che anche sul traguardo di Ardooie, dopo quello della prima tappa a Bilzen, ha battuto il riferimento assoluto che è Jasper Philipsen.

Il vincitore della Sanremo, proprio come alla Tirreno-Adriatico si è dovuto piegare per la seconda volta alla potenza del classe 2000 della Lidl-Trek, in una volatona che ha visto di nuovo Mathieu Van der Poel ritrovarsi a ruota Milan e Philipsen, con il friulano partito ai 200 metri senza lasciare possibilità al belga dell'Alpecin-Deceuninck di rimontarlo, mentre Walscheid concludeva al terzo posto uno sprint privo di big come Kooij, Groenewegen e Merlier (tutti ritirati a causa delle cadute del primo giorno), con Démare 4°, Syritsa 5° e un buon Davide Persico in ottava posizione.

Undicesima vittoria stagionale per Jonny e risalita al 7° posto della classifica generale a 23” da Alec Segaert, sempre in maglia con 7” su Sheffield, anche se questo non è un obiettivo di Milan che domenica nella frazione decisiva supporterà Jasper Stuyven, tentando prima il tris sabato sul traguardo di Aalter dopo un'altra tappa completamente piatta. Poi sarà tempo di pensare ai campionati europei nel Limburgo, il prossimo 15 ottobre, dove il leader della nazionale azzurra sarà proprio il “Toro di Buja”.

Alla Vuelta Espana, la 13esima giornata di corsa potrebbe aver dato una svolta alla lotta per la maglia roja. Sì, Ben O'Connor ha difeso il simbolo del primato, ma ha pagato il maggior distacco da Primoz Roglic in una tappa, perdendo 1'55” dallo sloveno della Red Bull-Bora Hansgrohe (super il lavoro dei compagni per lanciarlo) sulle rampe del Puerto de Ancares, mentre là davanti se la giocavano ancora gli uomini in fuga.

A trionfare è stato il campione canadese in carica Michael Woods (Israel-PremierTech), che a 37 anni si regala un'altra tappa in un grande giro staccando il resto dei 23 attaccanti di giornata, arrivati a guadagnare sino a 17 minuti sul gruppo dei big. Sui 5 km finali vicini all'11% di pendenza media, il nordamericano ha staccato abbastanza facilmente Mauro Schmid (Jayco-Alula), comunque ottimo secondo a 45” dal vincitore, con Marc Soler di nuovo terzo per una UAE Emirates che ha rimpianti per quanto successo a 17 km dall'arrivo, nell'ultima discesa, con la caduta di McNulty e Vine che ha rovinato i piani, mentre Wout Van Aert andava a conquistare pure la maglia a pois prima di terminare gran 5° (alle spalle di Oomen) un'altra giornata da super protagonista.

A quasi 11 minuti è arrivato Roglic, che ha guadagnato 35” su Landa, 38 su Skjelmose e 44 su Rodriguez e Gaudu, con Mas che ha ceduto nettamente nel finale, dopo aver retto per un paio di km il ritmo dello sloveno, e ha salvato il podio virtuale da Carapaz arrivando a ruota del leader dell'EF.

In classifica, infatti, O'Connor conserva ora 1'21” su Roglic, con Mas oltre i 3 minuti che si ritrova a pochi secondi Carapaz e Landa.

Sabato arrivo in discesa a Villablino, al termine di 200 km che strizzano ancora l'occhio ai potenziali fuggitivi, visto che la salita conclusiva (22 km al 4,5%) è tutt'altro che impossibile e finirà a 16 km dal traguardo.