Elisa Longo Borghini è commovente, arriva il bronzo nel giorno del bis mondiale di Lotte Kopecky

Elisa Longo Borghini è commovente, arriva il bronzo nel giorno del bis mondiale di Lotte Kopecky
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Elisa Longo Borghini è commovente, arriva il bronzo nel giorno del bis mondiale di Lotte Kopecky

Zurigo 2024: la gara iridata delle donne élite parla di nuovo belga, con Dygert argento e l'azzurra, che ha sognato il colpaccio attaccando a 5 km dall'arrivo, terza allo sprint su Lippert e una Vollering delusa come tutta la nazionale olandese.

Ha sognato per un paio di km la maglia iridata, per il coronamento di una carriera nell'anno in cui ha già conquistato il secondo Fiandre e il primo Giro d'Italia.

Elisa Longo Borghini, per l'ennesima volta, non tradisce le attese e disputa un grandissimo campionato del mondo su strada, prendendosi la terza medaglia di bronzo individuale a livello iridato, a 12 anni dalla prima a Valkenburg 2012 e dopo la seconda di Imola 2020. Sotto la pioggia torrenziale di Zurigo, è il giorno del bis mondiale di Lotte Kopecky (a quasi 14 mesi da Glasgow 2023), che trionfa regolando tutte nettamente in uno sprint a sei che ha visto Chloe Dygert, la vera sorpresa della sfida iridata anche se parliamo di una fuoriclasse assoluta, tingersi d'argento davanti alla capitana azzurra, sul podio per un soffio davanti a Liane Lippert, con Demi Vollering quinta sull'australiana Roseman-Gannon, per la grande delusione di casa Paesi Bassi (consolandosi con il titolo U23 per Puck Pieterse, un'altra maglia iridata nella bacheca della fenomenale biker e ciclocrossista) con Marianne Vos ottava (a un minuto con Ghekiere e la compagna Markus) dopo aver sfiorato il colpaccio per il poker a 37 anni.

Le orange hanno fatto la corsa, com'era logico che fosse, accendendo poi la bagarre ai -42 km quando Riejanne Markus ha avviato una fuga trasformatasi a quattro con Vos, la belga Ghekiere e Roseman-Gannon. Il poker all'attacco è arrivato a guadagnare oltre un minuto all'inizio dell'ultimo giro, poi tra Zurich-Bergstrasse e l'erta più lunga verso Witikon, le due scalatrici più forti in corsa hanno riaperto tutto, e parliamo di Longo Borghini e Vollering.

Kopecky a quel punto si era staccata cedendo quasi 20 secondi al gruppetto di testa, ma lo studio che c'è stato dopo il rientro di Dygert ha permesso alla belga di salvarsi così come Vos, che poi ha dovuto alzare bandiera bianca. A poco più di 5 km dalla soluzione finale, sull'ultimo dentello del percorso, ecco l'azione che avrebbe potuto risolvere tutto: dopo l'ennesimo forcing di Vollering, è stato magistrale il contropiede di Elisa Longo Borghini, con la piemontese che ha guadagnato quei 6-7 secondi che sembravano poter risultare decisivi, visto che Kopecky è rimasta sulla ruota dell'olandese che aveva già speso moltissimo.

Deminator”, però, non ha mollato ed è riuscita con un numero clamoroso a riportarsi sull'azzurra a poco meno di 4 km dalla conclusione, quando è iniziata la discesa finale che ha poi visto rientrare anche Dygert, prima dello sprint risolutivo.

Domenica la gara maschile dei professionisti a chiudere la settimana iridata, tragicamente segnata dalla scomparsa di Muriel Furrer, ricordata con dolcezza nell'immediato post gara dalle parole della neo campionessa del mondo Lotte Kopecky.

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