Enorme delusione azzurra: Milan è solo 13° nella volata dell'Europeo, trionfa Merlier su Kooij

Enorme delusione azzurra: Milan è solo 13° nella volata dell'Europeo, trionfa Merlier su Kooij
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Enorme delusione azzurra: Milan è solo 13° nella volata dell'Europeo, trionfa Merlier su Kooij

La rassegna continentale nel Limburgo si chiude con la corsa su strada dei pro e l'Italia, dopo un lavoro enorme negli ultimi 50 km, svanisce sul più bello col friulano fuori dalla top ten mentre il Belgio festeggia ancora.

Una delusione enorme, inutile nasconderlo.

L'Italia di Daniele Bennati puntava decisa a conquistare il quinto titolo europeo della storia azzurra, dopo i quattro in serie dal 2018 al 2021 con Davide Cassani in ammiraglia, ma è tutto finito a 400 metri dalla conclusione dello scontato arrivo a ranghi compatti della corsa su strada da Zolder a Hasselt (220 km con ben poche difficoltà altimetriche, anche se la corsa è stata tiratissima), quando Jonathan Milan è rimasto chiuso senza che il suo ultimo uomo più fidato, Simone Consonni, riuscisse a portarlo fuori nel momento in cui i belgi hanno “travolto” il treno della nazionale italiana, andando a disputare due volate differenti con i suoi leader Merlier e Philipsen, con il primo che ha dominato lo sprint per conquistare anche la maglia di campione continentale al culmine di un 2024 di altissimo livello per il tre volte vincitore di tappa al Giro.

Sì, perchè fino a quel momento gli azzurri avevano comandato da padroni, capaci di chiudere con un grande lavoro di Maestri, Trentin e Cattaneo in particolare, sull'azione più pericolosa nata a 55 km dalla conclusione grazie alla caparbietà di Pedersen in primis e di Van der Poel e Laporte, con Van Poppel da compagno assieme all'iridato oltre al tedesco Rutsch. Trenta km di inseguimento, non concedendo mai più di 25 secondi, e assieme ai belgi ecco ai -25 il ricongiungimento prima della preparazione della volatona che, di fatto, il treno guidato da un Affini strepitoso ha comandato, poi con Ballerini dalla flamme rouge sino a quel finale, prima che tutto svanisse in una frazione di secondo.

E allora è ancora festa belga, nella rassegna di casa e dopo il doppio titolo olimpico di Evenepoel, con Merlier che ha vinto in maniera netta su un rimontante Olav Kooij, sul podio come nel 2023. Ha completato il podio il giovane estone Madis Mihkels, che ha superato sulla linea un Philipsen che, una volta capito di non averne per vincere, ha mollato il colpo chiudendo 4° su Kristoff e un generosissimo Pedersen. Milan, il faro della nazionale e già in doppia cifra di successi in stagione, reduce dalle ultime tre settimane di corsa ad altissimo livello, sarà solo 13° senza poter mai lanciare il suo prepotente sprint.

Considerando che tra due settimane, per le caratteristiche del percorso mondiale di Zurigo, di chances di medaglia ce ne saranno davvero poche, è un peccato enorme per una nazionale maschile che continua a raccogliere poco. Al netto del buon bilancio di cinque medaglie nella rassegna europea del Limburgo, con due titoli grazie alle prove contro il tempo, nelle corse su strada sono arrivate quasi solo delusioni, a parte l'argento di Elisa Balsamo ieri nella gara élite delle donne.

In questa domenica, a parte la chiusura serale con il GP de Montréal, si è corso a livello di classiche 1.1 con il Trofeo Matteotti e il GP d'Isbergues. La storica corsa abruzzese, con partenza e arrivo a Pescara per un circuito di 15 km da ripetere 13 volte in quella che è stata l'edizione n° 76, ha visto vincere ancora un corridore straniero come in tutta la serie di gare italiane di questo periodo, con il 27enne venezuelano Orluis Aular (Caja Rural) che ha regolato un gruppetto di una decina di unità a partire da Alessandro Covi (UAE Emirates), secondo, e con Alexey Lutsenko (Astana) terzo davanti agli altri azzurri De Pretto, Tizza e Carboni.

In Francia, nella semi classica per velocisti giunta all'edizione 78, ecco il bis oltralpe per Arvid De Kleijn: sette giorni dopo Fourmies, lo sprinter olandese della Tudor si prende Isbergues anticipando Laurence Pithie (Groupama-FDJ) e il belga Gerben Thijssen (Intermarché), terzo su Pierre Gautherat della Decathlon e un buon Davide Persico, con il bergamasco in forza alla Bingoal che chiude quinto.

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