Enric Mas imperiale sul San Luca: Pogacar battuto dal maiorchino, Pozzo e Valverde che cuore

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Enric Mas imperiale sul San Luca: Pogacar battuto dal maiorchino, Pozzo e Valverde che cuore

Il Giro dell'Emilia n° 105 vede trionfare lo scalatore della Movistar, che stronca lo sloveno negli ultimi 2 km. Podio per l'eterno lucano, alle sue spalle l'Embatido (42 anni...). E sesto posto per il padrone di casa Lorenzo Fortunato. Tra le donne è tris per Elisa Longo Borghini.

Uno straripante Enric Mas regala la sorpresa (parziale) sulle durissime rampe del San Luca, conquistando il Giro dell'Emilia 2022 davanti al grande favorito della classica bolognese, Tadej Pogacar.

Che stoccata del 27enne maiorchino del Team Movistar, reduce dal secondo posto alla Vuelta Espana: dopo aver fatto la differenza già al penultimo passaggio sulla salita iconica della corsa targata G.S. Emilia, l'iberico se n'è andato praticamente all'inizio dell'ultima scalata, quando mancavano poco meno di 2 km al termine. Nulla da fare anche per “Pogi”, che ha terminato secondo (dopo l'enorme mole di lavoro svolta dalla sua UAE Emirates, con Diego Ulissi davvero monumentale) appena davanti a Domenico Pozzovivo.

A quasi 40 anni, è un terzo posto da favola quello del lucano in forza alla Intermarché Wanty Gobert, che ha tenuto giù dal podio un altro “ragazzino” (che di anni ne ha 42 compiuti...), un Alejandro Valverde poi premiato dall'organizzazione e che, alle ultime recite da pro, regala ancora emozioni piazzandosi 4°.

Quinto Rigoberto Uran, che ha da sempre un grande feeling con l'Emilia, poi al 6° posto ecco l'enfant du pay, il bolognese Lorenzo Fortunato che regala un bellissimo risultato alla sua Eolo-Kometa.

Il Giro dell'Emilia femminile ha parlato italiano, con Elisa Longo Borghini al tris personale in questa corsa, capace di precedere nettamente, arrivando anch'essa in solitudine, la statunitense Veronica Ewers (EF) e un'altra azzurra, Sofia Bertizzolo della UAE, gran terza davanti a Sierra e Kastelijn, ma con la rientrante Marta Cavalli che, dopo oltre due mesi dalla caduta del Tour, alla prima corsa è subito ottima sesta.

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