Esplode il caso di Andrea Piccolo: l'EF lo licenzia per sospetto trasporto in Italia di sostanze illecite

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Esplode il caso di Andrea Piccolo: l'EF lo licenzia per sospetto trasporto in Italia di sostanze illecite

Il classe 2001 lombardo, rientrato dalla Colombia per gareggiare domenica nel campionato italiano, ha visto terminare con effetto immediato il suo contratto con la formazione statunitense, che ha svelato come già a marzo l'aveva sospeso internamente per aver utilizzato un sonnifero senza il permesso del team. Resta da capire cosa accadrà ora ad uno dei talenti azzurri più attesi.

E' un caso che esplode nella notte, quando l'EF-EasyPost, tramite un durissimo comunicato, ha fatto sapere che Andrea Piccolo ha sostanzialmente concluso la sua avventura con la compagine guidata da Jonathan Vaughters, “terminando il contratto con effetto immediato”.

Il 23enne di Magenta non ha ancora vinto da pro, ma a livello giovanile è sempre stato considerato uno dei talenti emergenti più importanti, vincendo da junior il campionato europeo a crono e soprattutto il Giro della Lunigiana. Nel 2021 il passaggio all'Astana, senza mai debuttare prima del passaggio alla Gazprom, che ha chiuso i battenti ad inizio 2022, e poi quello con la Drone Hopper di Gianni Savio che l'ha rilanciato con il podio sfiorato al campionato italiano e mettendolo in mostra per il salto nel WT con l'EF-EasyPost.

La top ten sfiorata a fine anno al Lombardia, poi nel 2023 la maglia rossa indossata per un giorno alla Vuelta Espana, mentre in questo 2024 Piccolo ha accarezzato il primo successo in una tappa del Tour Colombia, per poi disputare un Giro d'Italia da buon protagonista in avvio, in fuga verso Oropa e 4° a Rapolano Terme, prima di patire problemi di allergia e ritirarsi alla 19^ frazione causa una caduta. “Andrea era stato già sospeso internamente dal team a marzo, senza essere pagato, per avere assunto un sonnifero non approvato dal regolamento interno, sebbene legale – ha fatto sapere l'EF nella sua nota - Il team aveva fatto rapporto all'UCI, ma per gli standard del contratto del corridore non era stato possibile all'epoca mettere termine al contratto stesso.

Il 21 giugno, Piccolo è stato fermato dalle autorità italiane entrando nel Paese, con il sospetto di trasportare l'ormone della crescita. Collaboreremo pienamente con ogni indagine in materia, incoraggiando Andrea a fare lo stesso e a essere aperto e sincero con le autorità antidoping”.

Proprio ieri, lo stesso corridore lombardo postava sui social il primo allenamento sulle strade di casa dopo il ritiro in quota effettuato nei precedenti 15 giorni in Colombia, lui che era rientrato in Italia per partecipare domenica a Firenze alla corsa tricolore, in pieno supporto a capitan Alberto Bettiol essendo l'unico altro corridore azzurro della squadra americana.

Adesso, sul futuro di Andrea Piccolo nel mondo pro si addensano mille incertezze.

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