Facciamo le carte alla Roubaix n° 120: Van der Poel e Van Aert in cima al pronostico, ma da Ganna a Pedersen...

Foto di Redazione
Info foto

Jumbo Visma twitter

Stradaworld tour 2023

Facciamo le carte alla Roubaix n° 120: Van der Poel e Van Aert in cima al pronostico, ma da Ganna a Pedersen...

Domenica la regina delle classiche, con i 256 km dalla piazza di Compiegne al velodromo più famoso al mondo: l'olandese e il belga vogliono la loro prima Parigi-Roubaix, ma le incognite lungo i 29 tratti di pavé saranno tantissime. L'Italia conta anche su Trentin, Ballerini e Moscon.

Oggi le donne ad aprire un week-end da sogno, o meglio da... Inferno del Nord.

La terza edizione della Roubaix Femmes anticiperà di 24 ore l'edizione numero 120 dell'appuntamento maschile, in programma domenica lungo i 256,6 km da Compiegne al velodromo di Roubaix.

Start dal km 0 alle ore 11.25 (diretta tv dalle ore 10.30 su Eurosport 1/Discovery+, dalle 12.50 su Rai Sport con passaggio alle 16.00 su Rai 2), arrivo previsto attorno alle 17.20, dopo aver superato 29 tratti di pavé: tre sono a cinque stelle, ovvero i più impegnativi con la Foresta di Arenberg ad accendere la miccia, quando mancheranno 95 km al gong, Mons en Pevele nel cuore della battaglia degli ultimi 50 km e, ai -17, i 2mila metri cruciali del Carrefour de l'Arbre.

Alla Parigi-Roubaix, a maggior ragione con i vari settori ancora parecchio fangosi dopo la pioggia dei giorni scorsi (domani dovrebbe volgere a favore dei corridori), può accadere di tutto in qualsiasi momento ed ecco che fare un pronostico diventa alquanto complicato, anche se ci sono due fuoriclasse in vetta alle preferenze di quasi tutti gli addetti ai lavori.

Si tratta di Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert: l'olandese dell'Alpecin-Deceuninck, primo alla Sanremo e secondo al Fiandre, è in grandissima condizione e vuole la sua prima Roubaix come l'eterno rivale belga, che arriva però a questo appuntamento dopo la caduta alla Ronde che pare aver lasciato strascichi (“ginocchio e costole mi procurano ancora dolori”, ha confessato WVA ai microfoni di Sporza), nonché dopo le delusioni delle prime due monumento stagionali.

Van Aert ha però a disposizione una super Jumbo-Visma, con il campione in carica Dylan Van Baarle (anch'egli, però, non al top a livello fisico) e Christophe Laporte, oltre a Van Hooydonck e lo stesso Affini. Le sorprese negli ultimi anni sono state tante, non lo sarebbe vedere Mads Pedersen conquistare la sua prima grande classica (dopo la Gand 2020 e naturalmente il Mondiale del 2019), vedendo quanto combinato dal danese al Fiandre.

L'ex iridato sarà la punta di una Trek-Segafredo assieme ad un corridore che ha sempre avuto grande feeling con la Roubaix, ovvero Jasper Stuyven, mentre Stefan Kung sarà leader unico della Groupama-FDJ.

E nel quintetto degli uomini più attesi, possiamo inserire anche Filippo Ganna: dopo aver saltato il Fiandre, il verbanese ha preparato minuziosamente la classica forse più adatta alle sue caratteristiche; nel 2022 non andò benissimo anche per una certa dose di sfortuna, ma l'alfiere della Ineos Grenadiers (che propone anche un talento come Sheffield quale uomo pericoloso) fa paura a tanti.

In casa Italia, ci credono per un risultato di alto livello anche Matteo Trentin, di fatto l'unico riferimento della UAE Emirates (occhio anche al danese Bjerg), e Davide Ballerini in una Soudal-Quick Step che cerca la rinascita dopo un'altra campagna del nord difficilissima, con Asgreen, Lampaert e Senechal assieme al canturino.

Oltre a Van Baarle, ci saranno altri tre ex vincitori al via di Compiegne, i “vecchi” Sagan (all'ultima recita sulle pietre), Van Avermaet e Degenkolb, con poche speranze di successo come altri veterani che rispondono ai nomi di Vanmarcke (Israel) e Kristoff (Uno-X), anche se nessuno di questi andrà sottovalutato.

La Bahrain-Victorious proporrà un bel trio con Mohoric, 5° nell'edizione 2022 ma che è reduce dalla gran botta patita al Giro delle Fiandre, Wright e Jonathan Milan, che ci riprova nella classica che più ama. E Gianni Moscon, che a Roubaix ha fatto sognare nel 2017 e nel 2021, non è certo nella miglior forma della carriera ma sarà della partita per la sua Astana; ancora attenzione ad un passistone come Politt, leader Bora-Hansgrohe e 2° nel 2019, e a ruote veloci come Ivan Garcia Cortina, sul quale punta tutto la Movistar, e soprattutto Jasper Philipsen, l'alternativa a Van der Poel in casa Alpecin e capace di tutto, anche sul pavé dell'Inferno del Nord.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
173
Consensi sui social