Finale rocambolesco al Polonia, la spunta Van den Berg sul leader Mohoric. Storer, che dominio al Tour de l'Ain

Foto di Redazione
Info foto

Spazio Ciclismo

Stradacalendario internazionale

Finale rocambolesco al Polonia, la spunta Van den Berg sul leader Mohoric. Storer, che dominio al Tour de l'Ain

La quinta tappa dell'appuntamento World Tour, con l'arrivo in lieve ascesa a Bielsko-Biala, condizionata ai 300 mt finali da una caduta... e domani c'è la crono decisiva. Nella breve corsa francese, l'australiano della Groupama-FDJ precede nettamente Elissonde.

Un altro arrivo insidioso per un gruppo abbastanza corposo, nel teatro (un classico di questa corsa) di Bielsko-Biala, traguardo di una quinta frazione del Giro di Polonia decisa dal circuito finale, con quadruplo passaggio sull'erta che portava al gong (un paio di km con pendenze tra il 4 e il 5%).

Ed è arrivata la prima vittoria a livello World Tour di Marijn Van den Berg, un talento atteso da tempo che quest'anno è già al terzo sigillo: l'olandese dell'EF-EasyPost, già secondo ieri a Opole dietro al connazionale Olav Kooij, ha dominato lo sprint in salita davanti alla maglia gialla, il leader della generale Matej Mohoric, e il co-favorito per la vittoria finale Joao Almeida, terzo.

Aveva lanciato lo sprint, dopo un lavorone dei compagni di squadra, un Michal Kwiatkowski che non riesce a sbloccarsi nella corsa di casa, oggi quarto dopo due terzi posti, mentre Christian Scaroni (Astana) si è regalato un 9° posto dopo il 6° di un paio di giorni fa, ma con qualche rimpianto visto che a 300 mt dalla conclusione una caduta, che ha coinvolto pure il compagno Garofoli e Vendrame (ma tra i big della generale pure Van Wilder e Dunbar), ha condizionato in parte la volata, seppur Van den Berg fosse ormai già in posizione ideale e praticamente imbattibile.

In GC, Mohoric risulta quindi ancora davanti a tutti, alla vigilia della cronometro decisiva di Katowice (16,6 km) in programma giovedì, prima della chiusura “morbida” venerdì a Cracovia; Joao Almeida rimane l'insidia più importante per lo sloveno della Bahrain-Victorious, con il portoghese leader della UAE Emirates secondo a soli 12”, davanti al compagno Majka (3° a 16”) e allo stesso Kwiatkowski, 4° a 18”.

Si è concluso oggi il Tour de l'Ain, sulle strade di Francia con l'impresa di Michael Storer a Lelex-Monts Jura.

Nella terza e ultima tappa, lo scalatore australiano in forza alla Groupama-FDJ (proprio nella giornata odierna è arrivato l'annuncio che dal 2024 correrà per la Tudor Pro Cycling come Trentin e Dainese) ha fatto davvero la differenza, 24 ore dopo l'amarissimo finale della seconda frazione, quando ha perso il successo al colpo di reni contro Cepeda ed è pure caduto.

Senza conseguenze fisiche e con un gran forcing della sua squadra sulle rampe del Col de Menthieres, ad oltre 25 km dalla conclusione Storer ha attaccato e la maglia gialla, appunto Jefferson Alexander Cepeda, è letteralmente crollata con l'ecuadoriano dell'EF-EasyPost che arriverà ad oltre 5 minuti.

Solo Kenny Elissonde ha retto per qualche km, poi anche il veterano transalpino della Lidl-Trek ha alzato bandiera bianca, concludendo comunque 2° di tappa (a 2'03”!) e nella generale, davanti al giovane connazionale Faure Prost se parliamo di risultato di giornata e all'altro francese Nicolas Prodhomme per la generale, con l'Ag2r che brinda al suo 3° posto.

Curiosamente, Storer non vinceva da quasi due anni, ovvero dal bis di tappe firmato alla Vuelta Espana 2021, proprio poche settimane dopo aver conquistato il Tour de l'Ain sullo stesso traguardo di Lelex, dove arrivò in solitaria anche in quell'occasione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
Consensi sui social