Finalmente Mozzato! Ecco la prima da pro con un gran sprint al Limousin, Jumbo padrona a Burgos

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Finalmente Mozzato! Ecco la prima da pro con un gran sprint al Limousin, Jumbo padrona a Burgos

Il veneto si sblocca dominando il finale della 2^ frazione, mentre alla Vuelta a Burgos la cronosquadre è di Roglic e compagni. Jakobsen torna a ruggire al Giro di Danimarca dove Waerenskjold è sempre più leader.

Padroni sin dalla seconda tappa, una cronometro a squadre che sa di antipasto in chiave Vuelta Espana, visto che il terzo GT stagionale si aprirà, il prossimo 26 agosto, con una prova di questo tipo sulle strade di Barcellona.

La Jumbo-Visma domina a Burgos, facendo il vuoto lungo i 13,1 km verso Poza de la Sal volati a 53,6 km/h di media dai calabroni, con i leader Roglic e Valter, ma anche un Edoardo Affini che si è sacrificato prima di staccarsi sullo strappo conclusivo. Ottimo il 2° posto della Movistar di Rubio e Lazkano, distante comunque 19”, poi distacchi già importanti con la Bora-Hansgrohe di Aleksandr Vlasov, 3^ a 30 secondi, appena davanti alla Bahrain-Victorious del duo Caruso-Buitrago e alla delusa di giornata, la UAE Emirates di Adam Yates e Jay Vine, che paga il crollo nel finale di George Bennett e vede i capitani concedere già 34” a Roglic, ma anche ad un Valter che diventa (per la somma dei piazzamenti) il nuovo leader della corsa, con lo stesso tempo dei due sloveni, appunto “Rogla” e Tratnik, e di Koen Bouwman.

Giovedì la prima tappa di montagna, con il classicissimo Picon Blanco a meno di 40 km dall'arrivo.

Seconda frazione in un'altra corsa a tappe Pro Series, che terminerà sabato proprio come la Vuelta a Burgos: al Giro di Danimarca, l'insidioso finale nel circuito di Silkeborg non ha impedito a Fabio Jakobsen di cogliere il sesto hurrà stagionale con uno sprint senza storia. Il campione europeo in carica ha regolato il capoclassifica Soren Waerenskjold e cinque danesi, con Kragh Andersen terzo (abbuoni importanti per un uomo da generale) a precedere Andresen, un Mads Pedersen che si è piantato negli ultimi metri, Skjelmose Jensen e Cort Nielsen. Decimo Filippo Magli, il migliore degli italiani e compagno di team di Luca Colnaghi in una Green Project Bardiani CSF Faizané che ha provato ad essere protagonista nel finale.

In GC, Waerenskjold ha 6” di margine su Jakobsen, ma soprattutto 18 su Pedersen e Kragh Andersen che, pensando al “tappone” di domani a Velje e alla cronometro conclusiva, sono assieme a Skjelmose Jensen i principali rivali del norvegese della Uno-X.

E' stata però anche la gran giornata del primo hurrà da pro di Luca Mozzato: il veneto, già bravo a piazzarsi due volte nei sette al suo secondo Tour de France, ha fatto la differenza sull'arrivo in lieve ascesa di Trélissac, teatro della seconda tappa di un Tour du Limousin che parla italiano con lo sprinter dell'Arkéa-Samsic, capace di regolare il britannico Askey (Groupama-FDJ) e un Cosnefroy (AG2R) che rosicchia 4 secondi a Romain Grégoire, padrone della generale dopo aver staccato tutti ieri.

Giovedì l'arrivo in salita, probabilmente già decisivo, a Le Plateau des Orgues.

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