Francoforte è di Kragh Andersen, Fedeli sul podio. Alla Vuelta femminile il colpo della Jumbo-Visma

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Francoforte è di Kragh Andersen, Fedeli sul podio. Alla Vuelta femminile il colpo della Jumbo-Visma

Il danese domina lo sprint ristretto della classica World Tour del 1° maggio, gran terzo posto del veronese tra Konrad e Hirschi. La cronosquadre inaugurale del primo GT della stagione femminile premia Anna Henderson quale prima leader, beffata per meno di 1" la Canyon-SRAM.

Il suo compagno di squadra Jasper Philipsen era il grande favorito della vigilia, ma dalla classica World Tour tedesca di riferimento, la 60esima edizione della Eschborn-Frankfurt, spunta il nome di Soren Kragh Andersen.

A quasi 3 anni dall'ultimo successo, lui che firmò una doppietta di tappe al Tour de France 2020, il danese dell'Alpecin-Deceuninck torna ad alzare le braccia al cielo (quest'anno era già stato bravissimo alla Sanremo, chiudendo 5°), diventando il secondo corridore del suo paese a conquistare Francoforte, esattamente 30 anni dopo Rolf Sorensen.

Kragh Andersen ha risolto la fuga di 10 uomini che è andata all'arrivo, giocandosi la vittoria in uno sprint ristretto dominato dal classe '94 di Middelfart, che ha preceduto Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe), mai in grado di impesierire lo scandinavo che era partito dalla testa e ad oltre 200 mt dalla linea, e un bravissimo Alessandro Fedeli, per un gran podio in casa Q36.5. Il veronese si è messo alle spalle lo svizzero Marc Hirschi, che aveva dato il via all'azione decisiva nell'ultimo passaggio a Mammolshain, quando mancavano oltre 35 km all'arrivo, e Lorenzo Rota che si avvia verso il Giro d'Italia con un buon 5° posto.

In top ten un altro italiano, Martin Marcellusi della Green Project Bardiani CSF Faizané, che aveva attaccato in solitaria ai -50 km ed è riuscito a rimanere nel gruppetto giusto in cima all'ultima salita, non avendo poi le gambe per sprintare e andare oltre il 10° posto. A 18 secondi dai fuggitivi che si sono disputati il successo, il gruppo è stato regolato da due dei grandi favoriti, Arnaud De Lie e Alexander Kristoff.

Oggi è stata anche la giornata dello start della Vuelta Femenina: la 9^ edizione del primo GT stagionale per le ragazze, lungo sette tappe con la gran conclusione di domenica prossima a Lagos de Covadonga, è scattata da Torrevieja con una cronometro a squadre di 14,5 km. Distacchi ridotti tra le big attese e quindi i rispettivi team, ma il trionfo è stato a sorpresa visto che era difficile pronosticare il primo posto della Jumbo-Visma di Marianne Vos.

La fuoriclasse olandese ha fatto passare per prima sul traguardo Anna Henderson, “consegnando” la maglia roja alla compagna di squadra britannica, con il team orange che ha bruciato per meno di un secondo la Canyon-SRAM di Niewiadoma e di una super Chloe Dygert, ma può sorridere la Trek-Segafredo di Gaia Realini, che punta decisa alla generale, visto che il team italo-statunitense ha chiuso terzo cedendo appena 9” alla Jumbo-Visma, che ha vinto ai 48,2 km/h di media.

Vicine, anche se si trattava delle prime due formazioni favorite al successo odierno, il Team Movistar di Annemiek Van Vleuten (vincitrice delle ultime due edizioni della Vuelta), quarto a 12”, e la SD Worx di Demi Vollering, 5^ a + 14”. Bene la FDJ-Suez di Marta Cavalli (a 25”), mentre la UAE di Silvia Persico ha concluso a 41”, difendendosi comunque discretamente.

Martedì la seconda tappa, con l'arrivo a Pilar de la Horadada che dovrebbe sorridere alle ruote veloci.

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