Gall firma l'impresa allo Svizzera. Anche per Staune-Mittet tappa e maglia sullo Stelvio al Giro Next Gen

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Alessandro Garofalo

Stradacalendario internazionale

Gall firma l'impresa allo Svizzera. Anche per Staune-Mittet tappa e maglia sullo Stelvio al Giro Next Gen

L'austriaco stacca tutti a Leukerbad, ora precede Skjelmose Jensen ed Evenepoel nella generale, con il belga che rimane il favorito per il successo finale. Il norvegese trionfa in vetta al gigante, 4° Martinelli. Slovenia e Belgio, aperture in volata con Groenewegen e Philipsen (ma che Van der Poel...).

Felix Gall firma l'impresa della carriera, conquistando a 25 anni il primo successo da pro, portando a casa la tappa regina dell'86esimo Giro di Svizzera.

Lungo le rampe che portano a Leukerbad, l'austriaco dell'AG2R Citroen è davvero strepitoso, partendo a 20 km dalla conclusione e, nonostante il vento contrario che ha inibito gli altri big di classifica, stacca tutti di oltre un minuto dopo aver già concluso al 2° posto, alle spalle di Mattias Skjelmose Jense, il giorno precedente a Villars sur Ollon.

Proprio il danese della Trek-Segafredo cede la maglia gialla di leader per soli 2 secondi al diretto rivale, concludendo 3° di tappa (la quarta sulle otto in programma al TdS) a 1'03” da Gall, appena alle spalle di un Remco Evenepoel che sa soffrire nei tratti più duri di salita e poi gestisce bene il falsopiano finale, per arrivare secondo e rimanere il principale favorito per il trionfo finale nella generale, visto che il campione del mondo è terzo a soli 16” dal capoclassifica che, nella cronometro conclusiva di oltre 25 km, pagherà parecchio al belga.

Certo, prima ci sarà da scalare l'Albulapass in un'altra frazione tosta, giovedì verso La Punt, ma i primi tre ora hanno ampio margine su tutti, a partire da Pello Bilbao che si trova a quasi un minuto da Gall, dopo aver terminato 6° sul traguardo odierno, assieme a Uijtdebroeks, Kelderman e Bardet.

Quarta giornata di corsa anche al Giro Next Gen e l'arrivo più atteso, quello ai 2758 mt di quota del Passo da Stelvio (scalato dal versante di Bormio) è del grande favorito della vigilia per la maglia rosa, il norvegese Johannes Staune-Mittet. Il talento della Jumbo-Visma ha battuto in uno sprint a due il transalpino Alexy Faure Prost (Circus, il vivaio della Intermarché), con Darren Rafferty, irlandese della Hagens Berman, terzo a 11” davanti al miglior italiano, Alessio Martinelli della Green Project buon 4° a 31”.

L'ex maglia rosa, Alec Segaert, è arrivato fuori dalla top ten a 3 minuti e nella classifica generale ora comanda lo stesso Staune-Mittet, con 18” nei confronti di Rafferty, 37 su Faure Prost e 1'17” rispetto a Martinelli. Domani 5^ frazione con arrivo insidioso a Manerba del Garda.

Tornando ai pro, prima tappa quest'oggi per il 92° Giro del Belgio e spettacolo garantito da un Mathieu Van der Poel devastante. Il campione olandese attacca ad oltre 80 km dalla conclusione di Scherpenheuvel-Zichem, poi di nuovo porta via gruppetti in continuazione e viene ripreso solo a meno di 3 km dall'arrivo, prima di lanciare una clamorosa volata al compagno in Alpecin-Deceuninck, Jasper Philipsen, che deve “solo” partire ai 150 mt e resistere al tentativo di rimonta di Fabio Jakobsen, con l'alfiere della Soudal-Quick Step secondo per meno di una ruota di distacco, davanti a Dupont e Kristoff.

Philipsen è anche il primo leader della generale, ma gli abbuoni conquistati al “golden km” da MVDP tengono lo stesso vincitore di Sanremo e Roubaix in piena corsa per la classifica.

Tappa e maglia al Giro di Slovenia pure per un altro velocista attesissimo al prossimo Tour de France: Dylan Groenewegen regola tutti in un finale tiratissimo verso Rogaska Slatina. I coraggiosi Fedeli e Tonelli, assieme allo svedese Eriksson, sono stati infatti ripresi dal gruppo a meno di 300 mt dall'arrivo, dopo un attacco a tre negli ultimi 18 km che sembrava poter andare a segno.

Perfetto il lancio di Mezgec, in una Jayco-Alula che ha comandato tutta la tappa, per Groenewegen che ha respinto senza particolari problemi Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious), secondo, con Matteo Moschetti (Q36.5) buon terzo.

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