Gazzoli, è una fantastica rinascita! Cielo azzurro all'Arctic Race, bis di Jakobsen in Danimarca

Foto di Redazione
Info foto

Spazio Ciclismo

Stradacalendario internazionale

Gazzoli, è una fantastica rinascita! Cielo azzurro all'Arctic Race, bis di Jakobsen in Danimarca

Il bresciano, alla prima corsa dopo il rientro per il discusso caso doping che l'ha tenuto ai box un anno, apre la doppietta Astana con Scaroni. Al Giro di Danimarca ancora l'olandese su Pedersen (domani la crono decisiva), a Burgos premiata la fuga con Lazkano e un Roglic sempre leader, mentre il Limousin si chiude con doppio sigillo francese grazie a Page e alla generale per Grégoire.

Un successo che sa di rinascita, bellissima e commovente, per un ragazzo che ha sofferto tanto dopo quella positività ad una sostanza che, pur con la sentenza arrivata parlando di “assunzione inconsapevole”, è costata a Michele Gazzoli lo stop di un anno dalle corse.

Da agosto 2022 sino a pochi giorni fa, o meglio ieri quando nella prima tappa dell'Arctic Race of Norway, il talento bresciano classe 1999 è tornato ad indossare un dorsale; 24 ore più tardi, nella seconda frazione con traguardo di nuovo in lieve ascesa in quel di Hammerfest, ecco la magia con la prima vittoria da professionista del corridore dell'Astana, che ha aperto una doppietta da sogno per il team kazako.

Il compagno Christian Scaroni, un altro che ha dovuto tribolare parecchio ma per altri motivi, vista la chiusura (obbligata dall'UCI per lo scoppio della guerra in Ucraina) dello scorso anno da parte della Gazprom; lanciando Gazzoli, lo stesso classe 1997, bresciano come il vincitore, ha concluso secondo davanti allo spagnolo Lastra, al termine di una giornata resa durissima da pioggia, vento e gli attacchi della Uno-X padrona di casa sulle strade norvegesi, capace di spaccare più volte il gruppo che, però, alla fine è arrivato compatto sotto allo strappo nei 1500 mt conclusivi.

Grazie ai traguardi volanti, il nuovo leader della classifica generale è il giovanissimo britannico Noah Hoobs (Groupama-FDJ), con appena un secondo di margine sui due italiani che hanno conquistato le frazioni d'apertura di questa Arctic Race, appunto Gazzoli e Dainese.

Alla Vuelta a Burgos, quarta e penultima tappa con la conclusione in dolce ascesa a Pradoluengo e timbro del campione di Spagna in carica: Oier Lazkano ha regalato alla Movistar un altro successo, coronando l'azione dei nove uomini che si sono giocati la corsa dopo oltre 130 km di fuga. Anticipato nel duello finale Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious), con Raul Garcia Pierna terzo davanti a Caicedo e Brambilla: il lombardo ci ha provato partendo ai -1500 mt, poi raggiunto e infine 5° davanti al secondo degli italiani protagonisti di giornata, ovvero Matteo Fabbro discreto 7°. Il gruppo dei big è arrivato a meno di un minuto, con Primoz Roglic solido al comando della generale alla vigilia della frazione decisiva con l'arrivo più duro a Lagunas de Neila: lo sloveno conserva 33” su Aleksandr Vlasov e 38 rispetto ad Adam Yates.

Conclusione sabato anche per un'altra corsa Pro Series, il Giro di Danimarca, e sarà sfida interna tra i danesi della Lidl-Trek, ovvero Mattias Skjelmose e Mads Pedersen divisi da appena 4 secondi (domani la crono di 16 km sulle strade di Helsinger) dopo che l'ex iridato oggi ha conquistato 6” di abbuono, concludendo 2° nella volatona di Bagsvaerd dominata ancora da Fabio Jakobsen (Soudal-Quick Step), al bis d'autore con un ottimo Luca Colnaghi terzo per la Green Project davanti all'ex leader della generale, Soren Waerenskjold.

E' terminato invece oggi il Tour du Limousin, con la corsa francese dominata dai padroni di casa: a Limoges ha esultato Hugo Page (Intermarché), dominante nello sprint sul classico traguardo in lieve salita, regolando il connazionale Paul Magnier della Trinity e un solidissimo Luca Mozzato, già vincitore della seconda tappa.

Tutto facile per Romain Grégoire, che ha portato a casa le altre due frazioni (prima e terza) e la classifica generale, con 38” di margine sul connazionale Benoit Cosnefroy (AG2R Citroen) e 50 rispetto al compagno di squadra in Groupama-FDJ, l'australiano Michael Storer.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
22
Consensi sui social