Gino Mader versa in gravi condizioni all'ospedale di Coira dopo la terribile caduta in discesa dall'Albula: cos'è successo

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Gino Mader versa in gravi condizioni all'ospedale di Coira dopo la terribile caduta in discesa dall'Albula: cos'è successo

Il Giro di Svizzera scosso da quanto successo nel finale della tappa di ieri: l'elvetico della Bahrain-Victorious è stato rianimato dopo un volo di oltre 30 metri, si attendono news mentre Sheffield ha subito "solo" una commozione cerebrale e lascerà quest'oggi l'ospedale. Sesta frazione accorciata causa frana, mentre Evenepoel polemizza con l'organizzazione.

Un doppio volo terribile, ad oltre 80 km/h in discesa dall'Albulapass, negli ultimi km della tappa regina di un Giro di Svizzera che a La Punt ha visto trionfare Juan Ayuso, ma che ha vissuto momenti terribili con le cadute di Magnus Sheffield e Gino Mader.

Nello stesso punto della picchiata finale, in una curva a destra dopo un lungo rettilineo, lo statunitense della Ineos Grenadiers prima e l'elvetico della Bahrain-Victorious poi sono finiti in un dirupo dopo aver perso il controllo della bicicletta: al classe 2002 del team britannico è andata tutto sommato bene, visto che Sheffield ha rimediato una commozione cerebrale ma nessuna frattura o altra complicazione, a parte una contusione ad una spalla e varie abrasioni.

Dopo una notte in osservazione, il talento di origini norvegesi oggi lascerà l'ospedale di Samedan, mentre è ricoverato in gravi condizioni a Coira lo sfortunatissimo Gino Mader. Lo scalatore rossocrociato, cadendo per oltre 30 metri, è finito in un piccolo stagno e ha perso conoscenza, con lo staff medico della corsa, arrivato sul luogo dell'incidente in un paio di minuti, costretto a rianimarlo e poi trasportarlo d'urgenza in elicottero.

Mentre la Bahrain-Victorious ha emesso un comunicato nella serata di ieri, senza esporsi sui danni patiti dal proprio corridore, la RSI ha definito stabili le condizioni di Mader, in attesa di capire quest'oggi l'evoluzione medica.

Nel frattempo, oltre alle centinaia di messaggi di sostegno a Gino da parte di colleghi e addetti ai lavori, si è esposto in maniera netta il campione del mondo Remco Evenepoel, che ha criticato l'arrivo con una discesa così veloce (dove si sono superati anche i 100 km/h, su una strada però ampia e con un ottimo asfalto). “Si sa come vanno queste cose, si cerca sempre lo spettacolo, ma si sarebbe potuto arrivare tranquillamente in cima all'Albula”, ha sostenuto il belga della Soudal-Quick Step, 4° in classifica generale a 46” dal leader Skjelmose Jensen prima della sesta tappa.

Oggi si ripartirà con una novità legata al percorso, anche se l'incidente di ieri non c'entra nulla in tal senso: il gruppo avrebbe dovuto scalare di nuovo l'Albulapass, questa volta dal versante fatto giovedì in discesa, ma una frana nel paese di Brienz ha costretto l'organizzazione a tagliare la prima parte della frazione che terminerà, dopo 140 km anziché 215, a Oberwil-Lieli su un duro strappo finale di 2500 mt (al 7% di media).

Niente Albula e successiva scalata verso Lantsch, con la corsa che prenderà il via da Coira alle ore 12.30, trasferendo la carovana del TdS in pullman verso il paese del Canton Grigioni salendo il Fluela Pass.

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