Girmay scrive un'altra pagina di storia in Italia: a Torino la volatona dell'eritreo, Carapaz maglia gialla

Foto di Redazione
Info foto

Spazio Ciclismo

Stradatour de france 2024

Girmay scrive un'altra pagina di storia in Italia: a Torino la volatona dell'eritreo, Carapaz maglia gialla

La terza tappa del Tour de France vede il classe 2000 africano dell'Intermarché battere nettamente tutti quanti, con Gaviria e De Lie alle sue spalle mentre il campione olimpico sprinta per conquistare il simbolo del primato prima del tappone di domani col Galibier.

Un'altra pagina di storia, sempre sulle strade italiane dopo quel trionfo nella tappa di Jesi al Giro 2022.

Biniam Girmay diventa il primo eritreo a conquistare una tappa del Tour de France, con una volatona imperiale sul rettilineo di Torino, stadio finale della terza e ultima frazione interamente sulla penisola e la più lunga dell'intera Grande Boucle, con i suoi 230 km partendo da Piacenza.

Ritiratosi dall'ultima corsa rosa per quella doppia caduta nella quarta tappa, il classe 2000 africano regala all'Intermarché Wanty una vittoria pesantissima, lui che neppure avrebbe dovuto fare lo sprint visto che il velocista designato per gli arrivi piatti è il belga Gerben Thijssen. Il tutto al termine di una baraonda finale che ha fatto seguito ad una giornata “tranquilla” per oltre 150 km, prima del tentativo solitario di Grellier, ripreso a poco meno di 30 km dal traguardo, e della foratura che ha appiedato ai -6 Mathieu Van der Poel, l'uomo chiave per pilotare il favorito Jasper Philipsen.

Il belga dell'Alpecin-Deceuninck, poi, è rimasto tagliato fuori dai giochi per una caduta di gruppo avvenuta ai -2 km; Naesen ha lanciato Sam Bennett, che ha chiuso però solo 9° mentre Girmay riusciva a rimontare lungo le transenne per battere nettamente un ritrovato Fernando Gaviria (Movistar) e Arnaud De Lie (Lotto-Dstny), subito 3° al suo primo sprint al Tour davanti a Pedersen, 4° e in parte deluso come Groenewegen, rimasto chiuso dal “Toro” campione del Belgio, con Bauhaus 6°, Jakobsen 7° e Ballerini, che di fatto ha “sostituito” capitan Cavendish mai apparso davanti nel finale, chiudendo ottavo.

E' cambiata di nuovo la maglia gialla, per il terzo giorno consecutivo, e anche in questo caso si tratta di pagina di storia visto che l'Ecuador festeggia per la prima volta un corridore del paese col simbolo più importante: ed è la stella di riferimento della nazione sudamericana, il campione olimpico Richard Carapaz che ha fatto lavorare tutta la sua EF-EasyPost per l'obiettivo, andando a sprintare (chiudendo 14°) per ottenere con la somma dei piazzamenti l'obiettivo.

Tadej Pogacar, infatti, ha ceduto ben volentieri la maglia piazzandosi 38° (sarebbe bastato un differenziale di 14 piazze nella classifica odierna di tappa, ce ne sono state 24), con gli stessi Evenepoel e Vingegaard rimasti a pari tempo alla vigilia della prima tappa realmente impegnativa, da Pinerolo lasciando l'Italia per arrivare a Valloire, dopo aver scalato Sestriere, Monginevro e soprattutto Galibier, seppur dal versante più morbido del Lautaret e con ultimo scollinamento a meno di 20 km dal gong.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
17
Consensi sui social