Gran finale dei "Super Mondiali": le ragazze azzurre sfidano Kopecky e la super Olanda di Wiebes e Vollering

Gran finale dei 'Super Mondiali': le ragazze azzurre sfidano Kopecky e la super Olanda di Wiebes e Vollering
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Gran finale dei "Super Mondiali": le ragazze azzurre sfidano Kopecky e la super Olanda di Wiebes e Vollering

La corsa su strada femminile chiude la rassegna iridata di Glasgow: Silvia Persico, bronzo mondiale nel 2022, leader della nazionale assieme a Balsamo, ma occhio a Paladin e alla stessa Gasparrini per il titolo U23. La favorita è la belga, ma lo squadrone è sempre quello orange. Da Lippert a Vas e Dygert, il pronostico è aperto. Si parte alle ore 13.10.

E' un'anomalia rispetto alla tradizione dei campionati del mondo classici, ma nella versione “Super” di Glasgow 2023, che tornerà tale tra quattro anni in Alta Savoia, ecco che la chiusura è dedicata alla gara su strada delle ragazze, una settimana dopo quella dei colleghi uomini.

Si è scelto di concedere due settimane di recupero dalla conclusione del Tour, come accaduto per il settore maschile, e magari questo potrà aiutare ulteriormente a dare visibilità ad una corsa iridata che si preannuncia strepitosa, visto il cast delle partenti e lo stesso percorso che già ha regalato tante emozioni nelle altre gare su strada di questi Mondiali che terminano nella giornata odierna, comprese le gare di handbike e BMX.

Le ragazze partiranno da Loch Lomond alle ore 13.10 (diretta tv sin dalle ore 12.30 su Eurosport 1, dalle 14.00 su Rai 2), con arrivo previsto poco prima delle 17.00: il percorso prevede, dopo il primo tratto in linea, sei giri del circuito cittadino di 14,3 km, per un totale di 154,1 km e un meteo “ballerino” che potrebbe condizionare lo svolgimento della sfida.

L'Italia si presenta con una squadra importante, come da tradizione ormai ventennale, anche se forse rispetto agli ultimi anni manca qualcosina al team azzurro, considerato l'avvicinamento difficile per tante atlete e l'assenza, pesantissima, di Elisa Longo Borghini.

Il ct Paolo Sangalli ha definito le 7 titolari ieri, escludendo quindi Vittoria Guazzini, reduce da una cronometro deludente, e Ilaria Sanguineti, con due punte definite come Elisa Balsamo e Silvia Persico. La cuneese, iridata nel 2021, chiaramente non è al top della condizione con il rientro solo al Tour dopo l'infortunio, ha faticato anche in pista ma sarebbe perfetta per questo percorso, come d'altronde la bergamasca che in Francia ha lanciato invece buoni segnali ed è bronzo mondiale in carica.

Attenzione ad una carta come Eleonora Camilla Gasparrini, classe 2002 che si giocherà soprattutto le sue chances a livello di classifica U23, visto che anche quest'anno ci sarà una “corsa nella corsa” per le più giovani. Soraya Paladin e Chiara Consonni possono aiutare e al tempo stesso giocarsela in un gruppetto viste le loro doti di velocità, mentre Barbara Guarischi e la regista Elena Cecchini, alla sua dodicesima avventura mondiale, saranno cruciali per la squadra.

E' chiaro, la nazionale di riferimento sarà pure quest'anno quella dei Paesi Bassi (con 8 posti grazie al titolo del 2022), ma le dinamiche interne alla straordinaria formazione orange possono scombinare tutto. Annemiek Van Vleuten, la campionessa del mondo in carica, potrebbe non essere al top della forma e non si tratta del suo tracciato per antonomasia, ma pare difficile che possa sacrificarsi per le due atlete poste in cima al pronostico per condizione e adattamento al percorso, ovvero Lorena Wiebes, migliorata tantissimo anche sugli strappi e la donna più veloce al mondo, e la fresca maglia gialla Demi Vollering, che ha pure dominato la primavera delle classiche.

Entrambe sognano la prima maglia iridata, per Marianne Vos sarebbe invece la quarta (dieci anni dopo l'ultima a Firenze), anche se la regina del ciclismo nel nuovo millennio non ha timbrato al Giro e al Tour e non ha le stesse sicurezze di Wiebes e Vollering. E poi ci sarebbe pure Shirin Van Anrooij, tra le favorite per la maglia iridata U23 assieme a Kata Blanka Vas, già sfidata più volte sul terreno del ciclocross.

In cima al pronostico in senso assoluto, secondo la maggior parte degli addetti ai lavori, troviamo però Lotte Kopecky: la belga, prima maglia gialla al Tour e poi clamorosa seconda nella generale, a Glasgow 2023 ha già conquistato due ori e un bronzo su pista, è nella forma della vita e il percorso è ideale per le sue caratteristiche. Il problema? La squadra, visto che il Belgio offre oggettivamente poco a parte la sua stella che dovrà sfidare le compagne della SD Worx, appunto Wiebes e Vollering, ma questa volta in un altro team.

Non si possono sottovalutare però elementi di qualità come la tedesca Lippert (che disputò un grande Mondiale 2022 e ha vinto una tappa al Tour), le australiane Brown e Baker, la polacca Niewiadoma (3^ nella generale al Tour, anche se questo percorso non è tagliato su misura per lei), la britannica Georgi, la danese Ludwig e Chloe Dygert, faro degli Stati Uniti e neo campionessa del mondo a cronometro.

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